VENERDÌ 08 FEBBRAIO 2019 17.10.55
POLIZIASALUTE
Cucchi, radiologo: evidenze di frattura lombare e sacrale
Cucchi, radiologo: evidenze di frattura lombare e sacrale Il professor xxx in aula: "Segni in L3 ed S4" Roma, 8 feb. (askanews) - Pochi dubbi "le fratture riscontrate sembrano essere assolutamente contestuali e possono essere definite, in modo temporale, come 'recenti'", ovvero comprese in una 'finestra temporale' "che, dal momento del trauma all'esecuzione dell'indagine radiologica o di diagnostica per immagini, è compresa entro 7-15 giorni". E quei 'segni' sono presenti in S4 ed L3. Il professor xxx, luminare della radiologia, ha illustrato ancora davanti ai giudici della corte d'assise del tribunale di Roma il risultato degli accertamenti e gli esami clinici effettuati su Stefano Cucchi. Come sottolineato dal pm Giovanni Musarò il responso di xxxi è parso sovrapponibile a quello registrato in occasione del primo ricovero di Cucchi all'ospedale Fate bene fratelli. Nel primo processo per la morte del giovane geometra si era detto che nella zona lombare non ci fossero fratture recenti, ma solo un'ernia e gli esiti di una frattura del 2003, mentre nella zona sacrale, una frattura recente. Il motivo della frattura lombare recente non vista è, per il professor xxxi, spiegato con "la forte sensazione che sia stato esaminato un tratto di colonna che include solo metà soma di L3 fino alla limitante somatica superiore di L5. In altri termini penso che sia stato tagliato il soma di L3". Secondo il professor xxxi quelle lesioni in L3 ed S4 potrebbero esser frutto di una 'sederata' od anche di un calcio dato ad un soggetto piegato in avanti. Sotto processo ci sono 5 militari dell'Arma. Il carabiniere xxx xxx xxx, da parte sua, ha confermato di aver scritto l'annotazione di servizio sulle condizioni di salute di Stefano Cucchi la sera del suo arresto "sotto dettatura del maresciallo xxx xxx (imputato per falso e calunnia, ndr) perché la prima versione del documento non andava bene. Quando la lesse, mi disse che avrei dovuto cestinarla perché avremmo dovuto redigerne una seconda in sostituzione della prima". Insomma la versione di quel 15 ottobre del 2009, quando Cucchi fu fermato per droga, poi picchiato nella caserma del Casilino e quindi trasferito in quella di Tor Sapienza, venne buttata giù sotto lo sguardo attento di xxx e alla presenza del carabiniere xxx xxx (anche lui sotto accusa per calunnia). Sulla modifica delle due annotazioni nulla fu mai riferito al pm xxx Barba, primo titolare degli accertamenti all'indomani della morte del geometra 31enne avvenuta il 22 ottobre, e neppure in occasione del primo processo in assise quando tra gli imputati, oltre al personale medico e paramedico dell'ospedale, figuravano tre agenti di polizia penitenziaria, poi assolti a titolo definitivo. xxx ha detto che all'epoca peccò di ingenuità, "mi fidai di xxx e xxx, che erano più anziani e più esperti di me". xxx ha poi aggiunto che fu "perché ho ritenuto fosse irrilevante. Adesso che è uscito tutto sui giornali, ci ho pensato su". Prima del maresciallo xxx c'è stata la conclusione dell'esame del dirigente della Squadra mobile di Roma, Luigi Silipo. Nav 20190208T171050Z
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