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lunedì 6 maggio 2019

Migranti, Rapporto: rischio molto basso trasmissione malattie infettive

LUNEDÌ 06 MAGGIO 2019 11.26.57
SALUTE

Migranti, Rapporto: rischio molto basso trasmissione malattie infettive

Migranti, Rapporto: rischio molto basso trasmissione malattie infettive Su salute rifugiati e dei migranti nella regione europea dell'Oms Roma, 6 mag. (askanews) - C'è un rischio molto basso di trasmissione di malattie infettive da rifugiati e migranti alle popolazioni dei paesi ospitanti. Lo afferma il Rapporto sulla salute dei rifugiati e dei migranti nella regione europea dell'Oms, presentato oggi al ministero della salute, alla presenza, tra gli altri, della titolare del dicastero, Giulia Grillo. Il rapporto, prodotto dal "Migration and Health Program" dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, con il contributo scientifico e il supporto finanziario dell'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti, è il primo del suo genere e fornisce sia un'istantanea della salute dei circa 90 milioni di migranti internazionali accolti in Europa (il 10% della popolazione generale e il 35% della popolazione migrante globale) sulla base dell'evidenza scientifica, sia un quadro chiaro delle risposte al fenomeno da parte dei relativi sistemi sanitari. Dall'analisi emerge che la maggior parte delle evidenze scientifiche raccolte si concentra sulle malattie infettive, mostrano che i rifugiati e migranti possono essere più vulnerabili sia nei luoghi di origine, sia di transito che di destinazione, a causa, ad esempio, dell'alta prevalenza di malattie infettive in alcuni paesi di partenza, dei problemi nell'accesso ai servizi sanitari e di condizioni di vita dei privati nei paesi di transito e destinazione. Ma risulta anche che vi è un rischio molto basso di trasmissione di queste malattie alla popolazione dei paesi ospitanti. La maggior parte di coloro che giungono nei paesi europei e sostanzialmente in buona salute, confermando l'ipotesi del migrante sano, legata alla buona alle buone condizioni di tali individui alla partenza. L'Italia, grazie al servizio sanitario universalistico di cui dispone in grado di fornire risposte efficaci in termini di individuazione precoce trattamento, prendendosi cura della salute dei singoli e garantendo la salute della comunità, sottolinea il Rapporto. "Il nostro Servizio Sanitario Nazionale, di cui abbiamo pochi mesi fa festeggiato il suo 40° anniversario, tutela la salute quale diritto di tutti gli individui e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti secondo il principio di universalità e di uguaglianza", ha sottolineato il ministro Grillo. Il rapporto raccoglie e analizza le evidenze contenuto in più di 13.000 documenti di letteratura a partire dal 2014, relativamente allo stato di salute di rifugiati e migranti presenti nel 53 paesi della regione europea dell'Oms. Alla presentazione del Rapporto hanno preso parte Piroska Ostlin, Deputy Regional Director Oms Europa, Concetta Mirisola, direttore generale dell'Inmp e Santino Severoni, direttore ad interim Oms Europa per i sistemi sanitari e Coordinatore sanitario per la salute pubblica e la migrazione. Bla 20190506T112708Z

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