Translate

martedì 7 maggio 2019

PRIVACY. RELAZIONE 2018: L'ATTIVITÀ INTERNAZIONALE DELL'AUTORITÀ



MARTEDÌ 07 MAGGIO 2019 11.19.26
POLIZIASICUREZZA

--PRIVACY. RELAZIONE 2018: SANZIONI RISCOSSE PER OLTRE 8 MLN (+115%)

--PRIVACY. RELAZIONE 2018: SANZIONI RISCOSSE PER OLTRE 8 MLN (+115%) 218 PROVVEDIMENTI, 150 ISPEZIONI, 28 PARERI A GOVERNO E CAMERE (DIRE) Roma, 7 mag. - Nel 2018 sono stati adottati 517 provvedimenti collegiali. Le sanzioni amministrative riscosse ammontano a oltre 8 milioni 160 mila euro, segnando circa 115% in piu' rispetto al 2017. E' quanto si legge nella relazione Annuale del Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, che viene illustrata a Montecitorio L'Autorita', inoltre, ha fornito riscontro a oltre 5.600 quesiti, reclami e segnalazioni con specifico riferimento a diversi settori: marketing telefonico e cartaceo; centrali rischi; credito al consumo; videosorveglianza; concessionari di pubblico servizio; recupero crediti; settore bancario e finanziario; assicurazioni; lavoro; enti locali; sanita' e servizi di assistenza sociale. I ricorsi, decisi fino all'applicazione del Regolamento Ue, sono stati 130 e hanno riguardato soprattutto editori (anche televisivi); datori di lavoro pubblici e privati; banche e societa' finanziarie; P.a. e concessionari di pubblici servizi; fornitori telefonici e telematici. I pareri resi dal Collegio al Governo e al Parlamento sono stati 28 (di cui 5 su norme di rango primario) ed hanno riguardato, tra l'altro, l'attivita' di polizia e sicurezza nazionale; il casellario giudiziale; i trattamenti di dati a fini di polizia; le misure antiassenteismo e la raccolta delle impronte digitali dei dipendenti pubblici; il Programma statistico nazionale; il "bonus cultura"; il Fascicolo sanitario elettronico; la carta di identita' elettronica; il Registro tumori; l'Archivio dei rapporti finanziari; l'Anagrafe nazionale dei vaccini; il fisco. 44 sono stati i pareri resi ai sensi della normativa sulla trasparenza. Le comunicazioni di notizie di reato all'autorita' giudiziaria sono state 27, in particolare per mancata adozione di misure minime di sicurezza a protezione dei dati e illecito controllo a distanza dei lavoratori.(SEGUE) (Vid/ Dire) 11:19 07-05-19 NNNN
MARTEDÌ 07 MAGGIO 2019 11.19.54
POLIZIASICUREZZA

PRIVACY. RELAZIONE 2018: L'ATTIVITÀ INTERNAZIONALE DELL'AUTORITÀ -2-

PRIVACY. RELAZIONE 2018: L'ATTIVITÀ INTERNAZIONALE DELL'AUTORITÀ -2- (DIRE) Roma, 7 mag. - Per quanto riguarda altri settori di attivita' che hanno visto l'apporto del Garante, occorre ricordare in primo luogo il parere reso dal Comitato europeo sul progetto di decisione relativa all'adeguatezza del Giappone ai fini del trasferimento di dati personali, (successivamente al quale la Commissione europea ha emanato la relativa decisione finale), nonche' l'attivita' connessa agli sviluppi del progetto di Regolamento Ue relativo alla e-privacy (riguardante le comunicazioni elettroniche). Da sottolineare anche l'attivita' del Garante italiano per il Consiglio d'Europa, che - attraverso l'apposito Comitato incaricato di seguire le questioni di protezione dati presieduto da una rappresentante del Garante italiano - ha concluso i lavori tesi alla "modernizzazione" della Convenzione 108 del 1981 sulla protezione dei dati e ha predisposto anche Linee guida in materia di intelligenza artificiale, Raccomandazioni per la tutela della privacy nei media e una Guida pratica sull'utilizzo dei dati personali per finalita' di polizia. Rilevante anche l'attivita' svolta in seno all'OCSE, in particolare riguardo alla sicurezza e alla tutela della privacy nell'economia digitale. Si e' intensificata anche la collaborazione nell'ambito di gruppi internazionali (quali la Global Privacy Enforcement Network, GPEN), che promuovono interventi congiunti e mirati di verifica del rispetto della normativa in materia di protezione dei dati. Intenso il lavoro svolto in rapporto alle attivita' di controllo sull'applicazione nazionale dei regolamenti Ue concernenti il sistema Schengen, Europol (Ufficio europeo di polizia) e VIS (Sistema dei visti). Va ricordato, infine, che nel 2018 il Consiglio d'Europa ha deciso di istituire un premio dedicato alla memoria di Stefano Rodota', destinato a giovani ricercatori per progetti particolarmente innovativi in materia di privacy e protezione dei dati. (Vid/ Dire) 11:19 07-05-19 NNNN
MARTEDÌ 07 MAGGIO 2019 11.20.22
POLIZIASICUREZZA

PRIVACY. RELAZIONE 2018: DA BIG DATA A FAKE NEWS, CYBERSECURITY E REVENGE PORN

PRIVACY. RELAZIONE 2018: DA BIG DATA A FAKE NEWS, CYBERSECURITY E REVENGE PORN A RISCHIO SICUREZZA INFORMATICA MLN PERSONE, IL CASO CAMBRIDGE ANALYTICA (DIRE) Roma, 7 mag. - Il 2018 ha visto una serie di interventi centrati innanzitutto sulle rilevanti novita' introdotte dal Regolamento Ue e sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale: in particolare, le implicazioni etiche della tecnologia; le grandi piattaforme; i big data; gli algoritmi ad uso sociale; la pervasivita' delle diverse forme di controllo e la raccolta dei dati; la profilazione on line, anche a fini di condizionamento dell'opinione pubblica; le fake news; la cybersecurity; l'Internet delle cose; il revenge porn. L'anno appena trascorso, si legge nella relazione annuale al parlamento del Garante per la protezione dei dati personali, e' stato caratterizzato da fatti clamorosi che hanno messo a rischio la sicurezza informatica di milioni di persone in tutto il mondo. E sotto il profilo degli utilizzi illeciti dei dati personali sulle piattaforme social, va ricordato il caso Cambridge Analytica, che ha visto l'intervento dell'Autorita', volto ad accertare le responsabilita' e a mettere in guardia sui rischi per la liberta' delle persone da forme distorte di influenza politica. Il Garante ha vietato a Facebook l'ulteriore trattamento dei dati degli utenti italiani, riservandosi di avviare un procedimento sanzionatorio. E' proseguito il lavoro svolto per assicurare la protezione on line dei minori, in particolare riguardo ai possibili rischi insiti negli smart toys. Per combattere il fenomeno del cyberbullismo il Garante ha predisposto, alla luce dei nuovi compiti assegnati dal legislatore, misure e procedure per la rimozione dei contenuti offensivi e ha siglato un protocollo di intesa con la Polizia postale e con alcuni Co.Re.Com. con l'obiettivo di rafforzare il sistema di tutele e attivare una rete di intervento tempestiva e coordinata a protezione delle giovani vittime.(SEGUE) (Vid/ Dire) 11:19 07-05-19 NNNN

Nessun commento: