LUNEDÌ 13 MAGGIO 2019 15.57.17
SALUTE
TUMORI: 14MILA NUOVI CASI MELANOMA L'ANNO, RADDOPPIATI IN 10 ANNI =
Regola Abcde per mettere ko la malattia
Roma, 13 apr. (AdnKronos Salute) - In Italia ogni anno - secondo il
registro Airtum - si sviluppano 7.300 nuovi casi di melanoma tra gli
uomini e 6.700 tra le donne, con un'incidenza raddoppiata negli ultimi
10 anni. Un dato 'contenibile' grazie al kit della prevenzione:
attenzione alla regola dell'Abcde (Asimmetria, Bordi frastagliati,
Colore variegato, Dimensione superiore ai 6 millimetri, Evoluzione
rapida nel tempo), alla Salute dei nei, a comportamenti corretti sotto
il sole e controlli periodici e regolari, almeno uno l'anno, meglio se
prima o dopo l'estate. Sono alcune delle raccomandazioni e
sottolineate dagli esperti in occasione della Giornata mondiale del
melanoma che si celebra oggi 13 maggio.
Gli specialisti invitano a non perdere di vista anche alcuni sintomi
come sanguinamento, prurito o secchezza di un neo preesistente, una
'macchiolina' circondata da un nodulo o da un'area arrossata. Fare
prevenzione, o scoprire la malattia in fase molto iniziale, oggi
significa rendere il melanoma più curabile, grazie a un approccio
multidisciplinare alla malattia e protocolli di cura innovativi - da
nuovi farmaci sperimentali alla target therapy fino all'immunoterapia,
oggi impiegate anche in terapia adiuvante e non più soltanto in casi
di melanoma metastatico, alla chirurgia che spesso riesce a curare
definitivamente la malattia in fase preliminare - offerti dai centri
di eccellenza presenti su gran parte del territorio. Cure che
permettono un cambiamento di prospettiva radicale nella qualità di
vita e nella possibilità di sopravvivenza del paziente. (segue)
(Red-Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
13-MAG-19 15:55
NNNN
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TUMORI: 14MILA NUOVI CASI MELANOMA L'ANNO, RADDOPPIATI IN 10 ANNI (2) =
(AdnKronos Salute) - "Rivolgersi a centri di eccellenza che dispongono
al proprio interno di Unità dedicate al melanoma - dichiara Alessandra
Gennari, professore associato di Oncologia dell'Università del
Piemonte Orientale e direttore della Struttura complessa di Oncologia
dell'azienda ospedaliera di Novara - fa la differenza nell'approccio
diagnostico-terapeutico alla malattia". Queste strutture, infatti,
"permettono di prendere in carico il paziente avvalendosi laddove
necessario della stretta collaborazione fra oncologi e dermatologi,
con il coinvolgimento di chirurghi, radioterapisti, anatomopatologi e
di inserire il paziente in un Pdta. Ovvero un percorso 'specializzato'
di diagnosi e cura al melanoma che accompagna dall'accesso alla
struttura per una prima visita di mappatura ai nei, fino alle
eventuali necessità diagnostiche e terapeutiche, chirurgiche o di
oncologia medica, in funzione dello stadio di malattia".
Per evitare che un neo diventi un melanoma, è necessario attuare
comportamenti corretti sotto il sole, con un kit preventivo e
protettivo fatto da un lato di misure pratiche: gradualità
dell'esposizione al sole, soprattutto nei primi giorni; evitare di
'fare la lucertola' nelle ore centrali della giornata (dalle 11 alle
17); niente tintarella senza l'uso di corrette creme solari con
adeguati filtri, rispalmandone un generoso strato su tutto il corpo
(comprese le zone spesso dimenticare come palpebre, occhi, orecchie,
piedi), dopo ogni bagno e ogni 2 ore dalla precedente applicazione. (segue)
(Red-Mal/AdnKronos)
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TUMORI: 14MILA NUOVI CASI MELANOMA L'ANNO, RADDOPPIATI IN 10 ANNI (3) =
(AdnKronos Salute) - E ancora: indossare, o fare indossare in
particolare modo ai bambini, indumenti e schermi protettivi come
magliette, cappellini/bandane, occhiali da sole; idratare la pelle
anche bevendo molta acqua e mangiando frutta e verdura sotto
l'ombrellone nell'arco della giornata; nutrire la pelle a fine
giornata con una crema a idratazione profonda. "Un ruolo chiave è
svolto dal dermatologo - precisa Gennari - prima sentinella
nell'individuare la presenza di un melanoma, ma anche educatore
riguardo i fattori di rischio per il suo sviluppo. Questa neoplasia è
infatti prevenibile sia con la corretta esposizione al sole, secondo i
principi enunciati, sia sottoponendosi a controlli da effettuarsi
periodicamente e ogni qual volta si osservino alterazioni nella
'struttura' dei nei".
"La svolta terapeutica nell'ultimo decennio - conclude Gennari - è
stata rappresentata dall'introduzione di nuovi farmaci che hanno
migliorato la sopravvivenza e qualità di vita dei pazienti. Tra queste
la target therapy, terapie a bersaglio molecolare che hanno ridotto
l'utilizzo della chemioterapia nella malattia avanzata, oggi
impiegabili anche in terapia adiuvante cioè a scopo preventivo dopo
l'intervento chirurgico di asportazione del melanoma, e
l'immunoterapia".
(Red-Mal/AdnKronos)
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