DOMENICA 02 GIUGNO 2019 17.54.10
>>>ANSA/ Sanita': dormivano in corsia, tre infermieri licenziati
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>>>ANSA/ Sanita': dormivano in corsia, tre infermieri licenziati
Lavoravano all'ospedale Maggiore di Bologna, pugno duro Ausl
(ANSA) - BOLOGNA, 2 GIU - Anziche' essere a disposizione dei
pazienti, durante il turno di notte, dormivano in una stanza. Un
comportamento che ha portato l'Azienda Usl di Bologna a usare il
pugno duro nei confronti di due infermieri e un operatore
socio-sanitario del reparto di Medicina dell'Ospedale Maggiore
(due uomini e una donna, tutti tra i 30 e i 40 anni) che sono
stati licenziati in tronco.
Come ha raccontato l'edizione cittadina di Repubblica, il
provvedimento e' arrivato dopo un'inchiesta interna durata cinque
mesi, partita dalla segnalazione di alcuni dipendenti. Nella
notte tra il 14 e 15 gennaio alcuni pazienti che necessitavano
assistenza, suonarono il campanello interno senza avere
risposta. Cosi' furono costretti a chiamare il centralino: altri
operatori dell'ospedale, allarmati dalla situazione, andarono a
vedere cosa stesse succedendo nel reparto di medicina e
trovarono i tre che stavano dormendo in una stanza del reparto.
Da una segnalazione di alcuni dipendenti e' scattata
l'indagine interna all'azienda, sono stati ascoltati i testimoni
e, ovviamente, anche gli accusati che si sono difesi spiegando
che non stavano dormendo, ma stavano seguendo le notizie sul
cellulare. L'azienda Usl tuttavia ha deciso di applicare la
massima sanzione possibile in questi casi, ovvero il
licenziamento.
Il loro comportamento infatti ha fatto infuriare i vertici
della sanita' bolognese e creato scompiglio fra i lavoratori
dell'ospedale. "E' una vicenda gravissima - ha detto la
direttrice dell'Ausl - Chiara Gibertoni - non ci sono ombre
sull'accaduto, agli atti dell'azienda risultano coerenti tutte
le testimonianze".
Secondo i sindacati, invece, il provvedimento assunto nei
confronti dei tre dipendenti e' sproporzionato, rispetto al pur
grave comportamento che hanno tenuto, anche alla luce del fatto
che la loro carriera professionale era stata sin qui
irreprensibile. "Devono essere sanzionati - dice Gaetano Alessi,
segretario Fp-Cgil - ma buttarli in mezzo a una strada e' un
provvedimento eccessivo". (ANSA).
NES
02-GIU-19 17:53 NNNN
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