SABATO 29 GIUGNO 2019 09.51.17
Multe: Cgia, solo 4 su 10 pagano quelle dei vigili urbani =
(AGI) - Roma, 29 giu. - Sebbene ci sia stato un lieve aumento
rispetto all'anno precedente, nel 2017 (ultimo anno in cui sono
disponibili i dati statistici) solo il 40,8 per cento degli
automobilisti italiani ha pagato la contravvenzione inflitta
dalla Polizia municipale per aver violato il Codice della
Strada; 10 anni prima, la riscossione era stata del 59,1 per
cento. In buona sostanza, segnala l'Ufficio studi della Cgia, a
fronte dei 2,6 miliardi di euro che nel 2017 i quasi 8 mila
Comuni italiani dovevano riscuotere dai trasgressori, in
realta' ne hanno incassato poco piu' di 1 miliardo. Non e'
comunque da escludere che coloro che non lo hanno fatto 2 anni
fa, ovvero entro i canonici 60 giorni dalla notifica della
multa, abbiano effettuato il pagamento successivamente,
usufruendo della rottamazione delle cartelle esattoriali
introdotta in varie versioni negli ultimi 3 anni.
"E se rispetto a 10 anni prima l'importo complessivo in
euro delle contravvenzioni pagate ai Comuni e' salito del 68
per cento - segnala il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo
Zabeo - e' evidente che attraverso l'utilizzo dei rilevatori
elettronici di velocita', molte Amministrazioni comunali hanno
fatto cassa, coprendo una parte dei mancati trasferimenti
imposti per legge dallo Stato centrale. Detto cio', e' utile
ricordare, soprattutto ai Sindaci, che gli automobilisti, e in
particolar modo i conducenti professionali, non sono dei
bancomat. Molti enti locali, pertanto, dovrebbero utilizzare
gli autovelox e/o i T-red con maggiore attenzione, tenendo
conto delle fasce orarie della giornata che, come si sa,
registrano flussi di traffico molto differenziati". E se il
giro di vite imposto negli ultimi anni dal legislatore ha messo
in seria apprensione moltissimi automobilisti e altrettanti
artigiani e partite Iva che guidano i veicoli commerciali per
ragioni di lavoro (padroncini, idraulici, elettricisti,
installatori impianti, falegnami, edili, dipintori, etc.), la
cosa e' ancor piu' sentita tra i conducenti professionali:
autotrasportatori (alla guida di mezzi con peso superiore alle
3,5 tonnellate); taxisti e autonoleggiatori con conducente. Per
queste ultime categorie, che per esercitare l'attivita' di
trasporto di persone o merci hanno l'obbligo di conseguire la
Carta di Qualificazione del Conducente (CQC), alcune infrazioni
del Codice della Strada prevedono degli aggravi sanzionatori
che possono accelerare, rispetto agli altri conducenti, il
ritiro/sospensione della patente professionale che,
contestualmente, causa l'interruzione dell'attivita'
lavorativa. (AGI)
Com/Ila (Segue)
290950 GIU 19
NNNN
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