Messaggero di giovedì 22 agosto 2019, pagina 13
La Spagna "scarica" Open Arms • ora l'Ong rischia una supermulta LA VICEPREMIER CALVO: «LA LORO MISSIONE NON ERA AUTORIZZATA» POSSIBILE SANZIONE FINO A 900 MILA EURO IL CASO BARCELLONA Il giorno dopo l'ordine di sbarco immediato degli 82 migranti ancora a bordo della Open Arms disposto dal giudice di Agrigento, mentre l'imbarcazione della Ong catalana con il suo solo equipaggio fa rotta verso la Sicilia mettendosi a disposizione delle autorità giudiziarie, il governo spagnolo rivendica di aver agito con coerenza e nel rispetto dei diritti umani per risolvere la crisi umanitaria che si stava vivendo al largo di Lampedusa. Anche se la soluzione non è dipesa dai buoni uffici di Madrid, né dalle diverse offerte di porti spagnoli avanzate nelle 48 ore precedenti, ultima quella dell'invio di una fregata della marina militare spagnola, partita pochi minuti prima dell'intervento del giudice e ora diretta a Lampedusa senza un preciso obiettivo. La vicepresidente Carmen Calvo, in un'intervista a Cadena Ser, si rallegra per la soluzione del caso, non risparmiando però alla Ong una nuova reprimenda che lascia intravedere la possibilità di sanzioni a suo carico. Calvo insiste, infatti, nell'affermare che la Open Arms non è autorizzata ad operazioni di salvataggio, ma solo di aiuto umanitario. Ma il diritto marittimo, obietta Oscar Camps, fondatore e direttore di Open Arms, obbliga qualunque imbarcazione in mare a prestare soccorso a persone che si trovino in pericolo di vita, com'è avvenuto in quest'ultima occasione.
IL CONTENZIOSO Un contenzioso tra governo spagnolo e Open Arms che risale all'inizio di gennaio, quando Madrid decise di bloccare la nave nel porto di Barcellona, impedendole di continuare la sua attività di vigilanza e soccorso nel Mediterraneo centrale.........................
IL CONTENZIOSO Un contenzioso tra governo spagnolo e Open Arms che risale all'inizio di gennaio, quando Madrid decise di bloccare la nave nel porto di Barcellona, impedendole di continuare la sua attività di vigilanza e soccorso nel Mediterraneo centrale.........................
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