GIOVEDÌ 15 AGOSTO 2019 12.49.39
Usa: Wsj avvisa Trump, con recessione riconferma a rischio =
(AGI) - Roma, 15 ago. - "Qualcuno dovrebbe dire al signor Trump
che i presidenti in carica che presiedono le recessioni entro
due anni dalle elezioni raramente ottengono un secondo
mandato": cosi' si legge in un duro editoriale del Wall Street
Journal dal titolo 'The Navarro Recession, II. Evidence of a
tariff-inspired slowdown spooks the markets' in cui si critica
la politica del presidente Usa e del suo consigliere, Peter
Navarro.
Le mosse di mercato di ieri con Wall Street che ha segnato
la peggior seduta dal 2019 "sono un presagio del futuro, non
del destino", sottolinea il quotidiano economico Usa. "La
chiave per evitare il peggio e' ripristinare un senso di calma
politica e fiducia. Mettere fine alle minacce commerciali
tramite tweet. Annunciare una tregua tariffaria con la Cina,
l'Europa e il resto del mondo, mentre riprendono i negoziati
con l'obiettivo di raggiungere un accordo entro la riunione
delle nazioni del Pacifico a novembre".
"Dopo che la settimana scorsa abbiamo avvertito che la
politica commerciale degli Stati Uniti stava 'corteggiando' la
recessione, - si legge nell'editoriale - la Casa Bianca con
Peter Navarro ci ha accusato di essere come 'The People's
Daily', il braccio della propaganda comunista cinese. Forse
Navarro vuole commentare ancora dopo l'avvertimento di una
nuova recessione dato ieri dai rendimenti e dai mercati
azionari? Sono anche loro 'Commies'?"
Il Wall Street Journal ripercorre l'inversione della curva dei
rendimenti avvenuta ieri: il rendimento dei buoni del Tesoro
Usa a 10 anni e' sceso al di sotto di quello del titolo
biennale, una dinamica - denominata 'inversione della curva dei
rendimenti' che e' stata un'affidabile presagio delle passate
recessioni ed e' stata per di piu' registrata anche dai titoli
di Stato britannici. Questo, prosegue il Wsj, segnala "una
crescita piu' lenta - forse anche una recessione - a meno che
gli eventi e politiche migliori non stimolino piu' ottimismo".
Il quotidiano mette poi in guardia: alcuni trumpiani si
"stanno rallegrando per le difficolta' dell'economia della
Cina: una recessione cinese significherebbe una recessione
europea, che ridurrebbe anche la crescita degli Stati Uniti.
L'impatto sarebbe peggiore se la crescita piu' lenta innesca la
fuga di capitali dalla Cina e c'e' un calo disordinato dello
yuan".
Infine una 'difesa' della Federal Reserve: "La Fed non e'
irreprensibile, e abbiamo sostenuto che non avrebbe dovuto
aumentare i tassi lo scorso dicembre. Ma da allora ha
contrastato quell'aumento dei tassi con un taglio di 25 punti
base a luglio, e anche altri 50 punti base non sarebbero
sufficienti a contrastare una spirale discendente del commercio
e del caos valutario. Abbiamo avvertito per due anni che le
guerre commerciali hanno conseguenze economiche, ma i maghi del
protezionismo hanno detto a Trump di non preoccuparsi",
conclude il Wsj. (AGI)
Ila
151249 AGO 19
NNNN
Nessun commento:
Posta un commento