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sabato 7 settembre 2019
Brexit, Johnson scrive a iscritti Tory: non chiederò mai rinvio
SABATO 07 SETTEMBRE 2019 14.09.12
Brexit, Johnson scrive a iscritti Tory: non chiederò mai rinvio
Brexit, Johnson scrive a iscritti Tory: non chiederò mai rinvio Nel governo circolano mugugni: serve piano B Roma, 7 set. (askanews) - Il premier britannico Boris Johnson ha scritto a tutti gli iscritti al suo partito conservatore per affermare che è pronto a sfidare la legge piuttosto che chiedere a Bruxelles un rinvio della data nella quale la Gran Bretagna lascerà l'Unione Europea. Il premier ha affermato di essere vincolato solo "in linea teorica" dalla legge che aspetta solo di essere firmata dalla regina Elisabetta II e che elimina la possibilità che la Gran Bretagna possa uscire dalla Ue senza un accordo il prossimo 31 ottobre. Nella lettera Johnson ribadisce la sua determinazione a non cedere a chi vuole che il Paese non lasci l'Europa: "hanno appena approvato una legge che mi obbligherebbe a implorare Bruxlles per un rinvio della scadenza della Brexit. E' una cosa che non farò mai". (Segue) Bea 20190907T140908Z
SABATO 07 SETTEMBRE 2019 14.09.24
Brexit, Johnson scrive a iscritti Tory: non chiederò mai rinvio -2-
Brexit, Johnson scrive a iscritti Tory: non chiederò mai rinvio -2- Roma, 7 set. (askanews) - Già ieri Johnso aveva escluso di voler chidere un rinvio anche se la legge che attende di entrare in vigore lo obbbliga a farlo se non c'è un accordo con la Ue il 19 ottobre prossimo. E se quanche Brexiteer acceso, come il dirigente tory Iain Duncan Smith, lo invita ad andare al "martirio" violando una legge voluta da parlamento, in nome del rispetto della volontà del popolo, dentro al suo governo cominciano ad alzarsi voci critiche che gli chiedono di abbandonare la sua strategia, finora fallimentare e di escogitare un piano B. (Segue) Bea 20190907T140915Z
SABATO 07 SETTEMBRE 2019 14.09.30
Brexit, Johnson scrive a iscritti Tory: non chiederò mai rinvio -3-
Brexit, Johnson scrive a iscritti Tory: non chiederò mai rinvio -3- Roma, 7 set. (askanews) - Le opposizioni unite hanno bocciato la richiesta del premier di andare a nuove elezioni a ottobre e ora a Johnson resta la scelta tra violare la legge o dimettersi. Il premier rischia teoricamente di finire in galera se non si atterrà al testo della legge mentre una fonte di governo sentita dal Daily Mail ha dichiarato che la sua strategia "è a brandelli" e serve un "ripensamento radicale".(Segue) Bea 20190907T140922Z
SABATO 07 SETTEMBRE 2019 14.09.36
Brexit, Johnson scrive a iscritti Tory: non chiederò mai rinvio -4-
Brexit, Johnson scrive a iscritti Tory: non chiederò mai rinvio -4- Roma, 7 set. (askanews) - Circolano voci che Johnson potrebbe dimettersi con un mossa tattica per lasciare spazio a Downing Street al leader laburista Jeremy Corbyn o a un altro rivale politico, che chiederebbe un rinvio della Brexit prima di un nuovo voto, facendo infuriare gli elettori favorevoli al divorzio. A un domanda su possibili dimissioni Johnson ha risposto "non è un'ipotesi che intendo contemplare". (Segue) Bea 20190907T140929Z
SABATO 07 SETTEMBRE 2019 14.09.42
Brexit, Johnson scrive a iscritti Tory: non chiederò mai rinvio -5-
Brexit, Johnson scrive a iscritti Tory: non chiederò mai rinvio -5- Roma, 7 set. (askanews) - Alcuni ministri, come il responsabile dei preparativi per la Brexit Michael Gove, pensano che sia ora che il premier si riconcili con i 21 ribelli che gli hanno votato contro in Parlamento e che lui ha espulso senza batter ciglio, tra cui una figura simbolica del partito, Sir Nicholas Soames, nipote di Winston Churchill, che lo ha accusato di aver trasformato i tories in una "setta della Brexit" e di "non essere per nulla" come il celebre nonno. Bea 20190907T140936Z
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