GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2019 17.18.36
Carceri: Sindacato polizia penitenziaria, rischi epidemie
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Carceri: Sindacato polizia penitenziaria, rischi epidemie
(v. "Aids: crolla la presenza dei detenuti..." delle 9,42)
(ANSA) - ROMA, 3 OTT - "In carcere siamo ad un allarmante
rischio epidemia: due detenuti su tre sono malati,in aumento Hiv
e tubercolosi. I dati diffusi al congresso Simspe Simit, che
coinvolge le diverse figure sanitarie che operano all'interno
degli istituti penitenziari, sono preoccupanti e mettono a
rischio la salute del personale penitenziario". Ad affermarlo e'
il segretario generale del Sindacato polizia Penitenziaria Aldo
Di Giacomo associandosi all'appello dei medici per un piano
straordinario di prevenzione delle malattie infettive che
coinvolga il personale in servizio. Il sindacato chiede al
Ministero di Grazia e Giustizia di istituire una "indennita'
rischio salute" per il personale penitenziario e annuncia che
portera' il caso davanti alla Corte europea.
"Si stima che gli Hiv positivi siano circa 5.000, mentre
intorno ai 6.500 i portatori attivi del virus dell'epatite B.
Tra il 25 e il 35% dei detenuti nelle carceri italiane sono
affetti da epatite C: si tratta di una forbice compresa tra i
25mila e i 35mila detenuti all'anno", riferisce il sindacato.
Non solo: nelle carceri si riscontrano "tassi di tubercolosi
latente molto piu' alti rispetto alla popolazione generale".
"Ancora piu' preoccupante" l'analisi dell'indice dello stato di
salute nelle carceri con "il 25% dei detenuti
tossicodipendente", e "il 12%" affetto da malattie
psichiatriche. Per questo "e' intollerabile che si parli solo ed
esclusivamente di assicurare i LEA (Livelli essenziali di
assistenza) ai detenuti, escludendo il personale penitenziario".
(ANSA).
FH
03-OTT-19 17:17 NNNN
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