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domenica 27 ottobre 2019

= SCHEDA = Al Baghdadi: il califfo e' morto ma l'Isis vive =


DOMENICA 27 OTTOBRE 2019 19.09.26


= SCHEDA = Al Baghdadi: il califfo e' morto ma l'Isis vive =

(AGI) - Roma, 27 ott. - L'Isis ha perso il suo capo ma e' ancora lontano dalla disfatta totale. Il sogno del califfato islamico, voluto da Abu Bakr Al Baghadad, vive e si trasforma: abbandonata la regione dell'Eufrate, e' sempre piu' attivo in Africa occidentale, in Libia, nella penisola del Sinai in Egitto, in Afghanistan e nelle Filippine e ha seguaci in Europa e altrove. A questo si aggiungono i combattenti - tra i 14 mila e i 18 mila - ancora presenti tra Siria e Iraq e pronti a sfruttare ogni occasione per rimettere in piedi il califfato. Al Baghdadi era sempre stato un leader anonimo, apparso in pubblico per la prima volta solo per il sermone nella Grande moschea di Mosul, in Iraq, nel luglio 2014 per annunciare la costituzione del califfato. E non intervenne piu' pubblicamente, nemmeno quando il suo sedicente Stato cambiava e perdeva preziose postazioni: Falluja, Ramadi e Mosul in Iraq, e infine la sua capitale di fatto in Siria, Raqqa, caduta nell'autunno 2017. Intervenne con un audio solo dopo la aver perso l'ultima roccaforte dell'Isis nella Siria orientale. Al Baghdadi non ha mai avuto un culto della personalita'. Non riusci' ad ottenere la fama, e nemmeno l'autorevolezza, di cui godeva Osama Bin Laden, il leader di Al Qaeda. Gli irriducibili, quelli che sono rimasti fedeli all'ideologia dell'Isis, sottolineano la loro fedelta' alla Dawla al-Islamiya, lo Stato islamico, non al suo leader. Per Jean Pierre Filiu, professore al prestigioso Istituto Sciences Po di Parigi, la morte di Al Baghdadi "rappresenta un duro colpo per un'organizzazione che lo aveva proclamato califfo nel 2014". "Tuttavia - ha spiegato all'Afp - non e' certo che la perdita, sebbene sia cosi' simbolica, influisca sostanzialmente sulla direzione operativa di Da'esh, nelle mani di leader esperti. In questo senso, questa scomparsa potrebbe avere un impatto minore rispetto a quella di Al Qaida che ha avuto l'eliminazione di Osama Bin Laden", ha aggiunto. La struttura di comando dell'Isis, per lo piu' segreta, e' in gran parte costituita da ex ufficiali dell'esercito iracheno o dai servizi segreti dell'epoca di Saddam Hussein, con cui Abu Bakr al Baghdadi si incontro' nel 2003 dopo al deposizione del dittatore. Secondo gli esperti, con la morte di Al Baghdadi, nato in una povera famiglia a Samarra (a nord di Baghdad), il califfato sfuggira' dalle mani degli iracheni e e potrebbe cadere in qualla dei tunisini o in qualcuno della penisola arabica. (AGI) Bra 271909 OTT 19 NNNN   

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