DOMENICA 06 OTTOBRE 2019 17.07.56
Usa: testimonio' a processo contro poliziotta condannata, ucciso =
(AGI) - New York, 6 ott. - Il caso della poliziotta bianca
condannata a dieci anni per aver ucciso, per errore, un vicino
di casa afroamericano, sembrava essersi concluso con
l'abbraccio tra lei e il fratello della vittima, una scena che
aveva commosso l'America. Non e' cosi': il testimone chiave del
processo, il ragazzo che abitava di fronte alla vittima, e'
stato ucciso venerdi' sera, il giorno dopo la sentenza, nel
parcheggio del complesso dove abitava.
Si chiamava Joshua Brown, afroamericano, 28 anni, era un ex
studente universitario in scienze interdisciplinari. Quando la
polizia e' arrivata, ha trovato il ragazzo a terra, coperto di
sangue. Portato all'ospedale di Dallas, e' morto per le ferite
riportate.
Un testimone ha raccontato di aver sentito diversi colpi di
pistola e visto qualcuno scappare a tutta velocita' a bordo di
una Sedan color argento. La vittima e' stata colpita al petto
e, forse non a caso, alla bocca.
La sua testimonianza era stata decisiva per inchiodare la
ex poliziotta, Amber Guyger. La 31enne, un anno fa, tornando a
casa, aveva sbagliato appartamento, entrando in quello di
Botham Jean, 31 anni, un impiegato incensurato. Pensando fosse
un ladro, la poliziotta aveva sparato, uccidendolo.
Il testimone aveva raccontato di aver sentito la voce di
due persone che "si erano trovate di fronte a sorpresa", subito
dopo c'erano stati due spari. Brown, guardando attraverso lo
spioncino della porta, aveva visto la poliziotta entrare e
uscire di continuo dall'appartamento della vittima, parlare al
telefono in modo concitato e raccontare in lacrime di aver
ucciso per sbaglio una persona.
La donna era stata subito licenziato dal dipartimento di
polizia di Dallas. Il giudice, giovedi', l'ha condannata a
dieci anni. La testimonianza di Brown in aula era stata
straziante anche per un altro motivo: il ragazzo, come hanno
raccontato gli amici, viveva nella costante paura di morire,
per via del colore della pelle. "Poteva succedere a me", aveva
detto al giudice, asciugandosi le lacrime con la maglietta.
(AGI)
Nwy/Bra
061707 OTT 19
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