Translate

venerdì 22 novembre 2019

La Verita' - Conte non la racconta giusta sui conti pignorati - Sui conti pignorati Giuseppi ci impapocchia

VENERDÌ 22 NOVEMBRE 2019 05.12.02

La Verita' - Conte non la racconta giusta sui conti pignorati - Sui conti pignorati Giuseppi ci impapocchia

NORMA SBAGLIATA CONTE NON LA RACCONTA GIUSTA SUI CONTI PIGNORATI Sui conti pignorati Giuseppi ci impapocchia Il presidente del Consiglio grida alla fake news. Invece il suo governo vuole davvero accordare agli enti locali il potere di riscuotere direttamente i tributi non versati, come fossero l'Agenzia delle entrate. Un rischio che lui, già inseguito dal fisco, dovrebbe temere di MAURIZIO BELPIETRO ¦Giuseppe Conte dice che pignorare i conti correnti di chi non paga le tasse è già oggi possibile, dunque il suo governo non avrebbe introdotto nulla di nuovo, se non la possibilità anche per i Comuni, oltre che per il fisco, di riscuotere i tributi. «Sono tutte false notizie, i cittadini devono essere informati correttamente», ha commentato parlando con la stampa e, ovviamente, mettendola sul banco degli imputati per aver diffuso quella che egli ritiene essere una fake news. In parte il presidente del Consiglio ha ragione, perché è vero che l'Agenzia delle entrate e della riscossione, cioè quella che un tempo si chiamava Equitalia, pub accedere ai conti correnti di chi è in debito con il fisco e pignorarli per la somma non pagata. Ma un conto è la mano dell'erario, un'altra è quella dei Comuni italiani e adesso vi spiego perché. Prima di tutto chiariamo una cosa. L'operazione che oggi viene descritta come assolutamente normale, ovvero l'intervento diretto dell'Agenzia delle entrate sui conti in banca, tanto normale non è, prova ne sia che fino a poco tempo fa il Garante della privacy si opponeva all'accesso diretto del fisco ai depositi degli italiani, imponendo che vi fosse un'autorizzazione della magistratura. Ci doveva cioè essere un'indagine a carico di un soggetto per consentire alla Guardia di finanza di sbirciare gli estratti conto bancari e i movimenti. Ora pero non è più cosa e, a forza di incrociare le informazioni delle banche dati del ministero delle Finanze con quelle degli istituti di credito, praticamente ogni operazione di deposito o prelievo fatta allo sportello è come se fosse fatta davanti al funzionario dell'Agenzia delle entrate. Infatti, in caso di movimenti anomali o di flussi di denaro non giustificati, scatta la segnalazione prima alla Banca d'Italia e, se serve, alla Procura. Oltre che ovviamente al fisco. Fin qui solo per capire come vanno le cose e, soprattutto, come l'occhio del ministero delle Finanze scruti i nostri conti correnti.................................

Nessun commento: