DOMENICA 01 DICEMBRE 2019 11.32.49
= Piazza Fontana: 50 anni fa la madre di tutte le stragi =
(AGI) - Milano, 1 dic. - Il 12 dicembre saranno 50 anni dalla strage di Piazza Fontana, considerata la "madre di tutte le stragi" che insanguinarono l'Italia nel decennio successivo: il 12 dicembre del 1969 una bomba scoppio' in pieno centro a Milano, alla Banca dell'Agricoltura, provocando 17 morti e 88 feriti. Un'altra bomba fu trovata inesplosa in piazza della Scala e nel giro di 53 minuti altri tre ordigni esplosero a Roma, causando 18 feriti: uno alla Banca Nazionale del Lavoro in via San Basilio, uno all'Altare della Patria alla base del pennone, un altro in piazza Venezia all'ingresso del Museo del Risorgimento. Erano le 16 e 37 quando la bomba esplose sotto al grande tavolo centrale della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, a Milano. Nella sala a cupola dell'edificio grigio ci sono un centinaio di persone; per tradizione il venerdi' viene prolungato il solito orario per consentire le contrattazioni del mercato agricolo e del bestiame tra commercianti e piccoli imprenditori agricoli. Mentre si stringono mani e concludono affari, salta tutto: le lastre di marmo, le sedie, i mobili e le persone. Uomini e donne, per lo piu' arrivati dalla provincia lombarda, col vestito buono di chi va in citta', a pochi passi dal Duomo, tra le vie scintillanti nell'attesa del Natale. Muoiono Giovanni Arnoldi, 42 anni; Giulio China, 57 anni; Eugenio Corsini, 71 anni; Pietro Dendena, 45 anni; Carlo Gaiani, 57 anni; Calogero Galatioto, 77 anni; Carlo Garavaglia, 67 anni; Paolo Gerli, 77 anni; Luigi Meloni, 57 anni; Vittorio Mocchi, 47 anni per le conseguenze dell'esplosione; Gerolamo Papetti, 79 anni; Mario Pasi, 50 anni; Carlo Luigi Perego, 74 anni; Oreste Sangalli, 49 anni; Angelo Scaglia, 61 anni; Carlo Silva, 71 anni; Attilio Vale', 52 anni. Il futuro prefetto di Roma, Achille Serra, all'epoca giovane funzionario di polizia, racconta: "Entrai, vidi quello che era successo, mi attaccai al telefono e gridai che servivano cento ambulanze. In questura pensarono che avevo perso la testa, solo dopo molte insistenze cominciarono a prendermi sul serio. Alla fine, le ambulanze che servirono furono 98". E' il 12 dicembre del 1969, il telegiornale parla del "piu' grave atto di guerra avvenuto dopo la Liberazione". (AGI) Mad (Segue) 011130 DIC 19 NNNN
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