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domenica 26 gennaio 2020

Mafia: 41 anni fa ucciso Francese, cronista che 'scopri'' Riina =


DOMENICA 26 GENNAIO 2020 11.30.14


Mafia: 41 anni fa ucciso Francese, cronista che 'scopri'' Riina =

(AGI) - Roma, 26 gen. - "Mariuzzo, ma chi te lo fa fare?". Era una delle frasi piu' ricorrenti che Mario Francese si sentiva ripetere. E non fu un caso che il giornalista del Giornale di Sicilia, fra i piu' bravi che la Sicilia abbia mai avuto, pochi giorni dopo la sua morte fu completamente dimenticato. Pagava la "colpa" di essere andato oltre, in una Palermo spietata che si era abituata ai morti ammazzati, liquidandoli con un "sara' questione di fimmine". O di esagerazione del giornalista, appunto. Venne ucciso il 26 gennaio del 1979, 41 anni fa. E, triste scherzo del destino, fu proprio il figlio Giulio (all'epoca giovane giornalista, oggi Presidente dell'Ordine di Sicilia) a ricevere la segnalazione di un "morto in Viale Campania". E quel morto, scopri', fosse proprio il padre. (AGI) Bor (Segue) 261130 GEN 20 NNNN
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Mafia: 41 anni fa ucciso Francese, cronista che 'scopri'' Riina (2)=

(AGI) - Roma, 26 gen. - Quella sera di quarantuno anni fa, Mario Francese aveva finito la sua giornata alla redazione del "Giornale di Sicilia". Arrivo' sotto casa, scese dall'auto quando il killer di cosa nostra, Leoluca Bagarella, gli sparo' con una calibro 38 alle spalle. Da quel giorno, e prima delle condanne dell'11 aprile 2001, in pochi rimasero accanto alla famiglia Francese. Per anni si disse: "La mafia non c'entra nulla". Negli anni Duemila, invece, fu tutta la cupola a finire a giudizio, da Salvatore Riina a Francesco Madonia, passando per Michele Greco, Antonino Geraci, Giuseppe Farinella, Matteo Motisi, Pippo Calo' e imputati per essere stati i mandanti Leoluca Bagarella e Giuseppe Madonia. "Mario Francese e' morto perche' ha detto cio' che non doveva dire, secondo l'ordine stabilito da Cosa nostra, e ha scritto cio' che per i mafiosi non doveva essere scritto e portato alla coscienza di tutti". Sono le conclusioni della requisitoria di Laura Vaccaro, la Pm del processo che, soltanto anni dopo e grazie alla testardaggine dei figli Giulio e Giuseppe, porto' alle condanne a 30 anni per tutti gli imputati. Una vera e propria lotta che costo' tantissimo alla famiglia Francese. (AGI) Bor (Segue) 261130 GEN 20 NNNN
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Mafia: 41 anni fa ucciso Francese, cronista che 'scopri'' Riina (3)=

(AGI) - Roma, 26 gen. - La storia di Mario Francese era stata relegata all'oblio e nemmeno le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo - che racconto' ai magistrati che fosse stato assassinato da 'cosa nostra' perche' dava fastidio con i suoi articoli - erano sufficienti per riaprire il caso. Serviva qualcosa di piu'. E quel "qualcosa in piu'" arrivo' con la determinazione e l'impegno dei figli. Giuseppe Francese, il figlio piu' piccolo di Mario, si rimbocco' le maniche e inizio' a ricostruire l'attivita' del padre attraverso i suoi articoli. Il suo obbiettivo era di trovare dei collegamenti con la questione degli appalti della diga Garcia. Ma non solo. Perche' l'impegno di Mario Francese negli anni era stato immenso, una produzione giornalistica che non si limitava a dare la notizia, ma a raccogliere elementi per analizzarla ed andare oltre le 'veline' degli inquirenti. Esattamente cio' che oggi definiremmo 'giornalismo d'inchiesta', che per lui era una missione. La strage di Ciaculli, l'omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo, fu tra i primi a capire - e raccontare - che l'omicidio di Peppino Impastato non fosse un atto terroristico (come si voleva far credere) ma un delitto di mafia. E poi ancora fu l'unico giornalista a intervistare la moglie di Toto' Riina, Ninetta Bagarella. Le fece delle domande, una sorta di 'lesa maesta'' per la donna del piu' feroce capo mafia che, in quel periodo, stava scalando la gerarchia di cosa nostra. Scavo' sulla pioggia di miliardi per la ricostruzione post terremoto del Belice e soprattutto scopri' che, alla base del forte scontro interno alla mafia, ci fossero i soldi stanziati per la costruzione della diga Garcia (alcuni terreni erano dei cugini Salvo). E nel settembre del '77 pubblico' un'inchiesta in sei puntate dove descriveva tutta la rete di collusioni, corruzioni ed interessi che si erano sviluppati per la realizzazione della diga. E fu in quella occasione che Mario Francese dettaglio' come, dietro la sigla di una misteriosa societa', la Risa, si nascondesse Riina. Un impegno costante, un giornalismo libero che Francese pago' a caro prezzo. Ma che da anni e' di stimolo per tantissimi giovani che vogliono intraprendere la "missione" giornalistica. Proprio ripercorrendo le sue orme. (AGI) Bor 261130 GEN 20 NNNN   

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