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lunedì 17 febbraio 2020

EMBARGO ORE 17 - IMPRESE. NEI CDA SOCIETA' PUBBLICHE PIU'3MILA DONNE

LUNEDÌ 17 FEBBRAIO 2020 17.25.46


EMBARGO ORE 17 - IMPRESE. NEI CDA SOCIETA' PUBBLICHE PIU'3MILA DONNE

DIR1970 3 ECO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT EMBARGO ORE 17 - IMPRESE. NEI CDA SOCIETA' PUBBLICHE PIU'3MILA DONNE OSSERVATORIO CERVED-BELLISARIO 2020 (DIRE) Roma, 17 feb. - Dalla presentazione di oggi al Senato dell'Osservatorio Cerved-Fondazione Bellisario 2020 in collaborazione con INPS, emerge una fotografia anagrafica precisa sulla presenza femminile nelle societa' dove vige la legge Golfo-Mosca. Nelle societa' a controllo pubblico, secondo i dati che Cerved elabora per il Dipartimento per le Pari Opportunita' della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal 2014 al 2019, cioe' dopo l'entrata in vigore del D.P.R. 251/2012, la presenza delle donne nei Consigli d'amministrazione e nei collegi sindacali e' aumentato di quasi 3.000 unita' (da 2.180 a quasi 5.000) passando dal 14,3% al 32,5%, ma senza superare la quota di un terzo. Nello stesso periodo, gli uomini ai vertici degli organi collegiali sono scesi da 19.000 a 10.000. È fortemente aumentato (da 1.153 nel 2014 a 1.533 nel 2019) anche il numero di controllate pubbliche con Amministratore unico, che non hanno obblighi di parita' di genere: le donne che ricoprono la carica di Amministratori sono ugualmente cresciute, ma non certo con lo stesso ritmo, passando da 103 a 193 negli ultimi due anni, cioe' dall'8,5% ad appena il 12,6%. Negli organi amministrativi e di controllo delle societa' quotate invece, risulta piu' giovane degli omologhi maschi: nei CdA, l'eta' media delle donne tra gli Amministratori e' di 53 anni (59 gli uomini), tra gli Amministratori Delegati 55 (57 gli uomini), tra i Presidenti 60 (contro 63). Situazione analoga nei collegi sindacali, in cui le donne hanno mediamente 52 anni contro i 57 degli uomini (54 contro 58 se sono Presidenti). Inoltre, le donne presenti nei board hanno piu' frequentemente cariche in altre societa' quotate: il 21,7% ne possiede almeno un'altra (l'11% tra gli uomini), probabilmente perche' sono poche quelle a poter vantare un'esperienza in un CdA. In termini assoluti, sono 88 le donne che siedono almeno in un altro board (il 13,8% contro l'8,8% degli uomini). I dati territoriali indicano un'ampia variabilita' nella presenza di donne nei board delle quotate pubbliche, con quote che vanno dal 36,5% in Umbria al 9,5% in Basilicata. Piu' in generale, le regioni del Sud, e in particolare Campania, Sicilia, Calabria e Basilicata, sono ancora molto lontane dalla soglia minima, anche se ovunque, tranne Basilicata e Calabria, e' aumentata la quota di donne rispetto al 2014. (Com/Sim/ Dire) 17:25 17-02-20 NNNN 

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