MARTEDÌ 17 MARZO 2020 19.02.07
Coronavirus e sclerosi multipla,linee guida Aism e neurologi
ZCZC0773/SX4 XSP12552_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Coronavirus e sclerosi multipla,linee guida Aism e neurologi Stare a casa e chiedere a parenti o volontari ritiro esami (ANSA) - ROMA, 17 MAR - Non uscire di casa, per fare la spesa o una passeggiata, se non per motivi eccezionali. Evitare i luoghi affollati, ove possibile i mezzi pubblici e recarsi al centro clinico Sclerosi Multipla di riferimento solo in casi particolari come un trattamento infusionale o sospetto di attacco o insorgenza di eventi avversi gravi. Questi alcuni suggerimenti per chi e' colpito da sclerosi multipla in relazione all'emergenza legata al nuovo coronavirus contenuti in un documento della Federazione Internazionale delle Associazioni di sclerosi multipla che Aism, Associazione italiana sclerosi multipla, e Sin, Societa' Italiana di Neurologia, hanno poi declinato per lo specifico contesto italiano. Tra le altre raccomandazioni vi e' anche quella di affidare ai familiari o volontari Aism il ritiro del trattamento, in linea con il piano terapeutico e la consegna degli esami di monitoraggio e se possibile utilizzare alternative (ad esempio il telefono) agli appuntamenti medici di routine con il medico di famiglia o altri specialisti o altri operatori sanitari e sociali. "E' importante - rileva il presidente della Sin, Gioacchino Tedeschi - che i pazienti con sclerosi multipla e i loro caregiver rispettino le raccomandazioni suggerite e che facciano sempre riferimento al neurologo che li segue cosi' come all'Aism per qualunque dubbio sulle terapie e sul proprio stato di salute, piuttosto che sulle procedure da seguire per diminuire il rischio di contagio". Vi sono consigli specifici per chi fa trattamenti modificanti la malattia, per chi e' sottoposto a terapia aHSCT cioe' a trattamento chemioterapico intensivo e per chi e' in trattamento riabilitativo, che e' possibile trovare su www.neuro.it e www.aism.it. Alcuni trattamenti, come quello chemioterapico intensivo, possono richiedere un prolungamento dell'isolamento e altri tra quelli modificanti la malattia che possono ridurre le difese immunitarie, per i quali soprattutto se la cura deve essere ancora iniziata e' possibile parlare con il medico, per capire se vi sono alternative possibili. (ANSA). Y09-GU 17-MAR-20 19:01 NNNN
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