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lunedì 11 maggio 2020

Coronavirus: per lockdown crollo test oncologici,ne mancano 4mln


LUNEDÌ 11 MAGGIO 2020 10.29.20

Coronavirus: per lockdown crollo test oncologici,ne mancano 4mln =

(AGI) - Milano, 11 mag. - Lo stop delle attivita' ambulatoriali e di ricovero non urgenti e differibili disposto con la fase 1 dell'emergenza Coronavirus, ha causato, tra l'altro, il blocco dei test oncologici provocando un arretrato di circa 4 milioni di esami. E' quanto emerge da uno studio di Nomisma intitolato "Il peso del lockdown sugli screening oncologici. Quanto dobbiamo recuperare", delle ricercatrici Paola Piccioni e Maria Cristina Perrelli. Considerando come la ripresa delle attivita' trovera' - verosimilmente - piena applicazione solo a partire dal mese di settembre, per il Centro Studi bolognese - il Servizio Sanitario Nazionale si trovera' ad aver eseguito solo un terzo dei test di prevenzione effettuati mediamente in un anno per tumore alla mammella, cervice dell'utero e colon retto. Per Nomisma - per giungere a fine anno "in pari" con gli anni precedenti - sara' necessario effettuare negli ultimi 4 mesi dell'anno 1,2 milioni di test diagnostici mammografici, 1,1 milioni di test cervicali e circa 1,6 milioni di test colorettali. "Sono numeri straordinari - viene sottolineato - che con ogni probabilita' il Servizio Sanitario Nazionale fara' fatica a soddisfare nel breve periodo". Secondo Nomisma il recupero dei ritardi accumulati si trovera' ostacolato da molteplici fattori quali, primi fra tutti, il distanziamento sociale che imporra' un contenimento degli accessi nelle strutture e una possibile iniziale refrattarieta' della popolazione a sottoporsi ad esami diagnostici che, purtroppo, in diversi casi (in particolare in alcune regioni) vengono ancora considerati non strettamente necessari o comunque rimandabili. (AGI) Red/Car (Segue) 111028 MAG 20 NNNN
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(AGI) - Milano, 11 mag. - Le ricercatrici di Nomisma prospettano dunque diversi scenari: pianificazione del recupero non sul breve, ma almeno sul medio periodo e interpretazione dell'esperienza legata all'emergenza Coronavirus quale input per un "aggiornamento" delle strategie e degli impianti organizzativi fino ad ora adottati. E' inoltre probabile che i Servizi Sanitari regionali, nella prima fase di ripresa, concentreranno gli sforzi sulle fasce di eta' e sulle situazioni valutate come maggiormente a rischio. Nomisma auspica che la corsa al recupero diventi "occasione per riflettere su possibili rimodulazioni migliorative delle attivita' e sull'opportunita' di un eventuale potenziamento delle risorse (economiche, umane, tecnologiche) di norma dedicate". Quanto sia importante la prevenzione secondaria e' dimostrato dai numeri: si stima che ogni anno attraverso questa attivita' (programmi di screening pubblici+controlli effettuati nel privato) sia possibile individuare precocemente circa 11mila carcinomi mammari, 8.000 lesioni (con Istologia CIN II o piu' grave) alla cervice dell'utero e 3.800 carcinomi colorettale. In ultimo per Nomisma "quel che e' certo e' che la prevenzione oncologica deve restare un asset fondamentale del Servizio Sanitario Nazionale anche in periodo di crisi. Gli investimenti effettuati negli anni, i risultati ottenuti e i gap da colmare in alcune aree del Paese devono rappresentare la base dalla quale le Regioni dovranno riorganizzarsi e ripartire. (AGI) Red/Car 111028 MAG 20 NNNN   

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