Translate

sabato 25 luglio 2020

>ANSA-FOCUS/ 'C'ho carabinieri in pugno',si vantava Montella


SABATO 25 LUGLIO 2020 19.26.53

>ANSA-FOCUS/ 'C'ho carabinieri in pugno',si vantava Montella

ZCZC2640/SXB XCI20207005764_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB >ANSA-FOCUS/ 'C'ho carabinieri in pugno',si vantava Montella Intercettato mentre parlava con un pusher (di Alessandro Cori) (ANSA) - BOLOGNA, 25 LUG - "E' lecito domandarsi come sia stato possibile che per anni nessuno si sia posto dei dubbi, ad esempio sul tenore di vita dell'appuntato Montella, palesemente superiore alle condizioni economiche di un appartenente alle forze dell'ordine del suo grado. Grave che per anni nessuno, per vicinanza o per grado gerarchico, abbia voluto controllare le fonti delle sue disponibilita' economiche o le modalita' con cui lo stesso conseguiva i cosidetti 'risultati operativi'. Si badi, Montella e' un delinquente, nel senso etimologico e giuridico del termine". Nelle carte dei pm che fotografano le attivita' di spaccio, i pestaggi, gli arresti pilotati e le 'scorribande' dei carabinieri 'infedeli' della caserma Levante di Piacenza, l'appuntato Giuseppe Montella risalta indubbiamente come una figura apicale all'interno del gruppo. Lo scorso gennaio, davanti agli investigatori, il giovane pusher marocchino che passava le informazioni all'appuntato napoletano riassumeva cosi' il suo rapporto con lui: "Principalmente parlavo con Montella, il quale mi diceva che comunque tutti gli altri carabinieri della stazione erano 'sotto la sua cappella', compreso il comandante Orlando... alcune volte ho parlato anche con Falanga". Il ragazzo e' l'autore degli audiomessaggi inviati al maggiore Rocco Papaleo e fatti poi ascoltare da quest'ultimo alla polizia locale di Piacenza. In cambio delle 'soffiate' per eseguire gli arresti, lo spacciatore veniva poi pagato da Montella con parte della droga sequestrata (oppure in denaro). "Non l'ho piu' visto da quando mi aveva picchiato in caserma - racconta a verbale lo spacciatore - mentre mi ha mandato un messaggio su Facebook dove mi diceva di smetterla di dire cose sul suo conto perche' mi conveniva". Nelle dichiarazioni rese a verbale, "peculiare e' la frase del maggiore - scrivono i pm - quale chiusa delle condotte poste in essere dai colleghi, 'fanno quello che si pensava facessi io'". Anche il comportamento di Papaleo, ora comandante a Cremona ma fino al 2013 alla guida del nucleo investigativo, presenta alcune ambiguita'. Intercettato al telefono dopo aver fatto partire l'inchiesta, parla spesso di droga con una ballerina, che le racconta addirittura come una volta, durante una retata, e' rimasta "seppellita due ore in una buca" perche' aveva con se' 30 grammi di stupefacente. Con il maggiore Stefano Bezzecchieri, oramai ex comandante della compagnia di Piacenza, sottoposto all'obbligo di dimora, Montella ha un rapporto privilegiato, che scavalca il suo diretto superiore, Marco Orlando, finito ai domiciliari. "Io voglio parlare direttamente con voi, poi Orlando lo metto a posto io - dice Bezzecchieri - cosi' come l'anno scorso io ho disposto, dicevo: 'Alla Levante non gli dovete rompere i coglioni coi servizi, ordine pubblico, scorte' perche' dovevate fare un certo tipo di lavoro". Montella, in effetti, si sente invincibile e dopo un sequestro di due buste di marijuana, fatto insieme ai colleghi arrestati Giacomo Falanga e Salvatore Cappellano, dice: "Una busta deve sparire... bel colpo!... le cose solo noi tre ce le dobbiamo fare!". (ANSA). Y2C-AG 25-LUG-20 19:26 NNNN

Nessun commento: