GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2020 18.26.42
= IL PUNTO = Corte Suprema, Trump consegni tasse ma dopo il voto =
(AGI) - New York, 9 lug. - Il Congresso Usa non puo' obbligare il presidente Donald Trump a mostrare le sue dichiarazioni dei redditi, ma la procura distrettuale di New York si', anche se non potra' averle prima delle elezioni presidenziali. Con un voto a larga maggioranza (7 a 2), la Corte Suprema e' riuscita ad accontentare tutti, o a scontentare tutti, ma ha congelato un caso che avrebbe potuto avere effetti dirompenti sul voto di novembre. Le dichiarazioni dei redditi e i documenti bancari del presidente resteranno "schermati" per i prossimi mesi. Nel voto, ai quattro "grandi saggi" liberali si sono aggiunti tre giudici conservatori: il giudice capo John Roberts, Neil Gorsuch e Brett Kavanaugh, questi ultimi entrambi scelti da Trump. I legali del presidente avevano chiesto il blocco della consegna, appellandosi all'immunita' di chi guida la Casa Bianca. I Democratici del Congresso e i procuratori di New York sostenevano invece che i documenti avrebbero portato alla luce possibili conflitti di interesse e rivelato i rapporti tra il tycoon americano e finanziatori stranieri. I magistrati cercano prove dei pagamenti all'ex avvocato tuttofare di Trump, Michael Cohen, che confesso' di aver comprato il silenzio di due porno attrici perche' non rivelassero la loro amicizia con Trump durante la campagna elettorale. Sotto la lente d'ingrandimento anche il ruolo di Deutsche Bank e Capital One, che avrebbero garantito prestiti milionari alle societa' di Trump sulla base di documenti, sostiene la procura, "gonfiati". (AGI)Nwy/Bia (Segue) 091825 LUG 20 NNNN
GIOVEDÌ 09 LUGLIO 2020 18.26.42
= IL PUNTO = Corte Suprema, Trump consegni tasse ma dopo il voto (2)=
(AGI) - New York, 9 lug. - I dubbi resteranno, ma nessuno potra' usarli come argomento politico. La Speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha commentato: "La delibera della Corte non e' una buona notizia per il presidente". Deutsche Bank ha preso atto della decisione: "Abbiamo dimostrato pieno rispetto nei confronti del processo legale e restiamo neutrali. Naturalmente, accettiamo la sentenza". Trump e' rimasto contrariato e l'ha fatto capire con una raffica di 'tweet': "E' tutta una persecuzione politica. Sconfiggero' questa caccia alle streghe di Mueller (l'ex procuratore speciale che indago' sull'interferenze russe alle presidenziali del 2016, ndr) e le altre, continuero' a combattere la politicamente corrotta New York. Non corretto verso il presidente e l'amministrazione".La sentenza della Corte ha riaffermato il principio che anche il presidente degli Stati Uniti ha dei limiti al suo potere. Richard Nixon fu costretto a consegnare i nastri delle registrazioni dei suoi avversari e Bill Clinton a difendersi dalle accuse di abusi sessuali, adesso Trump dovra' consegnare le sue dichiarazioni dei redditi alla procura di New York. Ma non subito. Prima ci sara' il voto. Dopo, il tycoon dovra' farlo in ogni caso: da presidente, in caso verra' rieletto, o da cittadino. Ma per ora, quella che e' una sconfitta sul piano giuridico, e' una vittoria de facto. (AGI)Nwy/Bia 091825 LUG 20 NNNN
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