VENERDÌ 24 LUGLIO 2020 12.57.41
= SCHEDA = Cina-Usa: Houston e Chengdou,chiusi consolati storici =
(AGI) - Pechino, 24 lug. - Passa dai consolati il nuovo capitolo della gelata nei rapporti tra Cina e Stati Uniti, ormai al punto piu' basso dall'inizio delle loro relazioni diplomatiche. Dopo l'ordine di chiusura del consolato generale cinese a Houston emanato dal Dipartimento di Stato Usa e, motivato dalla necessita' di proteggere la proprieta' intellettuale Usa e i dati dei cittadini, il ministero degli Esteri cinese ha notificato all'ambasciata statunitense a Pechino l'ordine di chiusura del consolato generale a Chengdu, nel Sud-Ovest del Paese, per "attivita' incompatibili" con lo status diplomatico della struttura - come ha spiegato in un secondo momento il portavoce Wang Wenbin - che hanno causato interferenze e danneggiato gli interessi di sicurezza della Cina. Houston e' stato il primo consolato aperto dalla Cina negli Stati Uniti dopo l'apertura delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, nel 1979, e fu inaugurato poco dopo la storica visita negli Usa dell'allora leader cinese, Deng Xiaoping. La sede consolare cinese era da tempo nel mirino dell'intelligence statunitense, secondo quanto dichiarato da un ex funzionario Usa al Washington Post, "per le sue attivita' maligne". Il consolato in Texas, secondo un'altra fonte, e' visto come un hub per operazioni "aggressive" di intelligence da parte della Cina: la decisione di chiuderlo sarebbe un avvertimento al governo cinese, che ha respinto le accuse e minacciato la rappresaglia consumatasi con l'ordine di chiudere il consolato Usa a Chengdu. Poco dopo avere ricevuto l'ordine di chiusura, funzionari del consolato cinese hanno bruciato all'aperto quelli che si ritengono essere documenti riservati, generando preoccupazioni tra i residenti che hanno avvertito i pompieri della presenza di un incendio. Giunti sul posto, i vigli del fuoco non sono, pero', potuti intervenire. Nel mirino di Washington c'e' anche il Consolato Generale di San Francisco, dove si e' rifugiata una ricercatrice cinese accusata di avere mentito nella richiesta di visto per gli Usa riguardo alla sua affiliazione all'Esercito di Liberazione Popolare cinese, successivamente confermata da indagini dell'Fbi. Oltre a queste due sedi, la Cina ha consolati anche a New York, Chicago e Los Angeles. Inaugurato nel 1985 dall'allora vice presidente Usa, George H.W. Bush, il Consolato Generale americano di Chengdu ha uno staff di circa duecento persone, tra personale locale e diplomatici statunitensi. La legazione e' salita alla ribalta nel febbraio 2012 quando ospito' l'allora capo della polizia di Chongqing, Wang Lijun, in fuga dalla metropoli Sud-Occidentale cinese e dal suo referente politico, il segretario del partito Bo Xilai. Wang rimase all'interno del consolato per un giorno intero, si presume raccontando ai funzionari statunitensi delle sue preoccupazioni riguardo alla morte di un uomo d'affari britannico, Neil Heywood, in rapporti con la moglie di Bo, Gu Kailai. Quando usci' dalla sede diplomatica, l'alto funzionario di Chongqing venne arrestato dalla polizia di Pechino, che aveva circondato l'edificio. La vicenda innesco' lo scandalo politico di piu' alto profilo avvenuto negli ultimi decenni in Cina, che porto' alla caduta in disgrazia e alla condanna all'ergastolo per corruzione, abuso di potere e altri reati dello stesso Bo, fino a quel momento considerato un astro nascente della politica nazionale e candidato a un posto di primo piano nella leadership cinese a partire proprio dal 2012. Oltre a Chengdu, gli Stati Uniti hanno consolati in Cina anche a Shanghai, nella citta' sud-orientale di Guangzhou, in quella nord-orientale di Shenyang, e a Wuhan: quest'ultima sede e' stata pero' evacuata dopo lo scoppio dell'epidemia di Covid-19, che proprio nella citta' della Cina interna si e' manifestata per la prima volta. (AGI)Ciy/Zec 241257 LUG 20 NNNN
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