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domenica 4 ottobre 2020

Cervello, scoperto come si comporta di fronte a un robot

 

MERCOLEDÌ 30 SETTEMBRE 2020 12.11.13


Cervello, scoperto come si comporta di fronte a un robot

ZCZC3380/SXB XSP20274010343_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Cervello, scoperto come si comporta di fronte a un robot (EMBARGO ALLE 20,00)Risultato italiano, utile per interazione (ANSA) - ROMA, 30 SET - (EMBARGO ALLE 20,00) L'atteggiamento che l'uomo ha verso i robot umanoidi, ovvero se li considera oggetti inanimati o capaci di intenzioni, e' collegato a modelli di attivita' cerebrale distinti. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science Robotics, si deve ai ricercatori dell'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), coordinati da Agnieszka Wykowska. Il risultato e' importante per comprendere l'interazione fra uomo e i robot, considerando le loro applicazioni in ambito sanitario e, in generale, nella vita quotidiana. "I nostri risultati sono affascinanti, poiche' dimostrano che e' possibile colmare un divario tra un concetto filosofico di alto livello e i dati delle neuroscienze, vale a dire che gli atteggiamenti verso la tecnologia possono essere collegati a modelli di attivita' cerebrale distinti", rileva Wykowska. Lo studio, aggiunge, "mostra che le persone potrebbero avere vari atteggiamenti, tra cui l'umanizzazione del robot a diversi livelli, e quegli atteggiamenti possono effettivamente essere rilevati a livello neurale". Lo studio si deve al gruppo di ricerca Social Cognition in Human-Robot Interaction dell'Iit di Genova, il cui obiettivo e' studiare la cognizione sociale umana quando e' presente un'interazione con agenti artificiali, quali i robot umanoidi. In tale ambito, Wykowska ha vinto un finanziamento del Consiglio europeo della ricerca (Erc) per realizzare il progetto "InStance". Poiche' somigliano in una certa misura agli esseri umani, i robot umanoidi potrebbero evocare nelle persone una naturale tendenza a percepirli come esseri intenzionali. D'altra parte, pero', gli esseri umani sono consapevoli che i robot sono oggetti e che dovrebbero essere trattati come tali. Nello studio, condotto su 52 persone, e' stato scoperto che tale differenza di atteggiamento puo' essere correlata con l'attivita' cerebrale, misurata tramite elettroencefalogramma (Erg), in modo che sia possibile prevedere il pregiudizio delle persone nell'attribuire l'intenzionalita' ai robot, in particolare all'umanoide iCub. E' stato scoperto che anche quando il cervello e a riposo, l'attivita' neurale presenta un certo tipo di caratteristiche che predice il pregiudizio delle persone nell'attribuire intenzionalita' al robot umanoide iCub. (ANSA). Y75-VI 30-SET-20 12:10 NNNN

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