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sabato 17 ottobre 2020

CORONAVIRUS: ANDREONI (TOR VERGATA), 'RISPOSTE VELOCI AI TAMPONI PER EVITARE DISASTRI'

 

SABATO 17 OTTOBRE 2020 09.23.26


CORONAVIRUS: ANDREONI (TOR VERGATA), 'RISPOSTE VELOCI AI TAMPONI PER EVITARE DISASTRI' =

ADN0151 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: ANDREONI (TOR VERGATA), 'RISPOSTE VELOCI AI TAMPONI PER EVITARE DISASTRI' = Roma, 17 ott. (Adnkronos Salute) - "Per cercare di evitare inutili allarmismi o, al contrario, trovarsi di fronte all'Apocalisse, la soluzione è soltanto una: garantire gli esami e la velocità delle risposte". Lo afferma Massimo Andreoni, direttore della Società italiana di malattie infettive e primario di Tor Vergata al 'Messaggero'. "Bisogna garantire questo: velocità e tempestività della diagnosi sui contatti primari di positivi al Covid-19". Quanto al 'nodo' dei contatti primari, "quelli di uno studente positivo, ovvero i suoi compagni di classe, devono essere tamponati nel più breve tempo possibile. Fratelli e sorelle del ragazzo sospetto posto in isolamento sono considerati casi secondari e quindi non rientrano da protocolli nell'obbligo della quarantena. In realtà il vulnus risiede qui: se non accerto che il contatto primario diventa un caso, il contatto secondario non esiste". Per questo la velocità della diagnosi diventa dirimente. "Esatto, anche se i tamponi non vanno fatti troppo presto perché lo studente, che è contatto di un positivo, non sviluppa immediatamente la carica virale laddove fosse stato contagiato. Diciamo che dal terzo giorno può essere testato ma in quella finestra che va poi fino alla fine della quarantena se non arriva il responso sull'eventuale positività, quello studente può a sua volta infettare a sua insaputa i fratelli o i genitori che non sono soggetti alla quarantena e dunque potrebbero diventare tutti diffusori del virus". "Il contatto di un positivo può diventare propagatore di virus, nel caso avesse contratto l'infezione non prima di quattro o cinque giorni, a quel punto la sorella o il fratello deve infettarsi a sua volta e diventare vettore, quindi è diventato diffusore verso l'esterno, considerata la sua possibilità di uscire e andare a scuola, per poco tempo prima di finire anche lui o anche lei in quarantena perché da casi secondari, sono diventati a loro volta primari. È comunque molto complicato riuscire a trovare delle soluzioni". (segue) (Mal/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 17-OTT-20 09:23 NNNN

SABATO 17 OTTOBRE 2020 09.23.26

CORONAVIRUS: ANDREONI (TOR VERGATA), 'RISPOSTE VELOCI AI TAMPONI PER EVITARE DISASTRI' (2) =

ADN0152 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: ANDREONI (TOR VERGATA), 'RISPOSTE VELOCI AI TAMPONI PER EVITARE DISASTRI' (2) = (Adnkronos Salute) - Molti genitori, avendo più figli che frequentano scuole diverse, con un figlio in isolamento perché contatto di un positivo hanno scelto di tenerli tutti a casa mentre altri non si sono posti il problema. "Se vogliamo tenere le scuole aperte i contatti secondari non dovrebbero stare a casa, in termini di precauzione non si può però dire che sia sbagliato. Il tracciamento dovrebbe essere fatto nel tempo più rapido possibile, altrimenti tutti dovrebbero stare in isolamento, fratelli, sorelle e genitori compresi, ma non è possibile perché si bloccherebbe il Paese per delle situazioni che poi potrebbero dare esito negativo". Sui contatti primari viene preferito il test antigenico perché è rapido ma ha una soglia di vulnerabilità alta rispetto al tampone molecolare. "È così, ma non riusciamo a fare a tutti il molecolare, si perde qualcuno con l'antigenico? Sicuramente sì, ma uno studente che risultasse negativo al tampone rapido quando poi è positivo ha una carica virale bassa. Se uno studente positivo fa lasciare tutti i suoi compagni a casa equivale a dire che la scuola è un luogo di contagio altrimenti non lasceremmo intere classi in quarantena. Evidentemente, ci piaccia o non ci piaccia, la classe è un luogo di possibile contagio. Ma poiché andare a scuola è un'esigenza io ritengo che sarebbe opportuno prevedere una didattica a distanza per i ragazzi dai 16 anni in su, universitari compresi per i quali comunque seguire le lezioni da remoto non rappresenta un problema irrisolvibile. Poi, certo, se quelli che tengo a casa devono uscire la sera per andare a fare bisboccia a Campo de' Fiori è inutile", conclude. (Mal/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 17-OTT-20 09:23 NNNN

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