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giovedì 8 ottobre 2020

Tumori: Ieo,meno screening,rischio aumento morti per cancro seno

 

GIOVEDÌ 08 OTTOBRE 2020 12.51.47



Tumori: Ieo,meno screening,rischio aumento morti per cancro seno =


(AGI) - Roma, 8 ott. - Per le donne i danni indiretti del Covid-19 potrebbero essere maggiori di quelli diretti: dopo la pandemia, secondo le previsioni, potremmo diagnosticare piu' casi di cancro al seno e piu' tumori avanzati, probabilmente anche inoperabili, con un inevitabile aumento della mortalita'. E' l'allarme lanciato dall'Istituto europeo di oncologia che, in una nota, ha riportato a riprova alcuni dati riguardanti gli Stati Uniti, secondo i quali nei prossimi 10 anni si verificheranno circa 5mila morti in piu' per cancro al seno. Tuttavia, secondo gli specialisti, siamo ancora in tempo per invertire questa tendenza, ma solo "se le donne spezzano la catena della paura del virus che le tiene lontane da ambulatori e ospedali, per riprendere regolarmente visite ed esami senologici", dice l'Ieo, che invita ad approfittare dell'"ottobre rosa 2020", il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. (AGI)Red/Pot (Segue) 081251 OCT 20 NNNN


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(AGI) - Roma, 8 ott. - "Nei primi 5 mesi del 2020 - spiega Paolo Veronesi, direttore della Senologia Chirurgica dell'Ieo e professore ordinario all'Universita' di Milano - in Italia ci sono stati 400mila esami di screening in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una conseguente riduzione di circa 2.000 nuove diagnosi di tumore al seno. Ma ovviamente il tumore non e' scomparso allo scoppio del Covid. Sara' individuato in fase piu' avanzata, con conseguenti minori probabilita' di guarigione e necessita' di maggiori risorse per le cure". "Stiamo gia' osservando in Ieo un numero piu' alto di diagnosi di cancro al seno avanzato - continua Veronesi -. Prendendo le pazienti operate in un mese campione, luglio 2020, e paragonandole con quelle operate nello stesso mese del 2019, abbiamo osservato mediamente neoplasie in uno stadio piu' avanzato, con un numero maggiore di linfonodi coinvolti e di dimensioni mediamente superiori. Questo vuol dire minori possibilita' di guarigione, interventi chirurgici e terapie piu' invasive. Del resto il ritardo nella diagnosi del tumore al seno e' un problema mondiale". (AGI)Red/Pot (Segue) 081251 OCT 20 NNNN

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(AGI) - Roma, 8 ott. - "Un recente editoriale sulla rivista Science del direttore del National Cancer Institute di Bethesda, Norman E. Sharpless - prosegue Veronesi - spiega come la paura di accedere alle strutture sanitarie per via del Covid-19 abbia inferto un duro colpo alla prevenzione, che si prevede causera' negli USA circa 5.000 morti in piu' per cancro del seno da qui al 2030. Noi pensiamo che questo tragico effetto collaterale della pandemia da Covid si possa minimizzare e che queste morti si possano evitare: occorre che le donne si convincano ad accedere con serenita' agli ospedali e ai centri diagnostici". Conclude poi Roberto Orecchia, direttore scientifico Ieo: "La paura e il senso di smarrimento dei primi mesi dell'epoca Covid sono piu' che comprensibili. Ora il virus non si e' fermato, come ben sappiamo, ma gli ospedali hanno imparato a proteggere chi vi accede, tanto da poter affermare che sono fra i posti piu' sicuri in questo momento. Tutte le attivita' sono state riorganizzate per assicurare misure protettive, distanziamento e tracciamento, che sono i capisaldi per tenere sotto controllo il virus, in attesa del vaccino. Infatti l'attuale ripresa della circolazione del virus da settembre al momento non ha causato nuovi focolai fra i nostri pazienti". (AGI)Red/Pot 081251 OCT 20 NNNN








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