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giovedì 8 ottobre 2020

Unar: aumentano in Italia i reati per motivi etnico-razziale

 

GIOVEDÌ 08 OTTOBRE 2020 10.30.42


Unar: aumentano in Italia i reati per motivi etnico-razziale

Unar: aumentano in Italia i reati per motivi etnico-razziale Caritas-Migrantes: migliorare la normativa italiana Roma, 7 ott. (askanews) - I cittadini stranieri sono fra le principali vittime di reati collegati a discriminazioni. Lo rileva il Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. La maggior parte delle 4.068 segnalazioni pertinenti istruite nel 2018 dall'UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali sono discriminazioni per motivi etnico-razziali. In particolare, sono stati presi in carico 2.864 casi pertinenti (70,4% del totale. Nel 2017 i casi erano 2.610, pari al 73% del totale). La connotazione generica "Colore della pelle" è quella più ricorrente (886 casi), seguita da "Straniero" (658 casi), "Profughi" (519 casi) e "Rom, Sinti e Camminanti" (424 casi). "Si avverte, dunque, la necessità di migliorare la normativa italiana in materia di reati legati alla discriminazione razziale e, con essa, le procedure di denuncia e quindi di riconoscimento della violazione, includendo anche i nuovi mezzi di comunicazione social come luoghi virtuali nei quali sempre più spesso si registrano episodi di intolleranza, anche rafforzando il ruolo delle istituzioni di polizia competenti, spesso prive di risorse e di strumenti sufficienti". Secondo i dati del Ministero della Giustizia, sottolinea peraltro il rapporto, al 31 gennaio 2020, su una popolazione carceraria di 60.971 detenuti, risultano essere presenti 19.841 cittadini stranieri (erano 20.255 nel 2018). Ska 20201008T103040Z

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