Translate

mercoledì 28 ottobre 2020

Usa, NYT: Deutsche Bank e altri condonarono 287 mln debiti a Trump

 


MERCOLEDÌ 28 OTTOBRE 2020 00.23.06 



Usa, NYT: Deutsche Bank e altri condonarono 287 mln debiti a Trump  


 Usa, NYT: Deutsche Bank e altri condonarono 287 mln debiti a Trump E il presidente evitò il fallimento Roma, 27 ott. (askanews) - Il New York Times aggiunge un altro capitolo alla serie di articoli dedicati alle beghe fiscali del presidente Usa Donald Trump: Deutsche Bank e altri grandi gruppi hanno condondato circa 287 milioni di dollari di debiti al milionario. Secondo i documenti sulle dichiarazioni dei redditi di Trump, ottenuti dal New York Times, dal 2010 il presidente non è stato in grado di ripagare prestiti per oltre 280 milioni, la maggior parte collegati al progetto della Trump International Hotel & Tower di Chicago. L'edificio più grande mai costruito dall'imprenditore (486 appartamenti, 339 stanze di hotel, ristoranti, bar, due garage, un centro benessere e devine di migliaia di metri quadrati per negozi), ma anche l'ultimo. (Segue) Dmo 20201028T002302Z 

MERCOLEDÌ 28 OTTOBRE 2020 00.23.12 



Usa, NYT: Deutsche Bank e altri condonarono 287 mln debiti a Trump -2-  


 Usa, NYT: Deutsche Bank e altri condonarono 287 mln debiti a Trump -2- Roma, 28 ott. (askanews) - Le grandi banche e società di hedge fund hanno dato a Trump altro tempo per ripagare i prestiti e anche quando il presidente americano ha citato il suo principale intermediario per vessazione, la banca ha concesso altri 99 milioni, in modo che potesse ripagare quello che già doveva allo stesso istituto. Questi debiti dimenticati fanno parte adesso di una più ampia inchiesta sugli affari di Trump che è al vaglio del Procuratore di New Yok, scrive il NYT. Normalmente queste operazioni "avrebbero generato molte tasse" ma "i debiti cancellati sono stati trattati come entrate". (Segue) Dmo 20201028T002309Z 

MERCOLEDÌ 28 OTTOBRE 2020 00.23.18 



Usa, NYT: Deutsche Bank e altri condonarono 287 mln debiti a Trump -3-  


 Usa, NYT: Deutsche Bank e altri condonarono 287 mln debiti a Trump -3- Roma, 28 ott. (askanews) - Per finanziare il progetto di Chicago Trump si rivolse alla Deutsche Bank da cui negli anni aveva preso a prestito già centinaia di milioni di dollari. Questa volta Trump assicurò ai funzionari della banca tedesca, tra cui Justin Kennedy, figlio dell'ex giudice della Corte Suprema Anthony Kennedy, che il progetto era una garanzia e che se ne sarebbe occupata la figlia Ivanka. Deutsche Bank accordò 640 milioni di dollari e Trump garantì personalmente 40 milioni del prestito. Trump chiese anche al Fortress Investment Group altri 130 milioni di dollari da ripagare solo dopo che il debito con Deutsche fosse stato soddisfatto. In caso di fallimento entrambi gli intermediari avrebbero potuto sequestrare l'immobile. Deutsche Bank e Fortress tentarono di spezzettare il debito, vendendo anche a banche americane, asiatiche ed europee. (Segue) Dmo 20201028T002316Z 

MERCOLEDÌ 28 OTTOBRE 2020 00.23.30 



Usa, NYT: Deutsche Bank e altri condonarono 287 mln debiti a Trump -4-  


 Usa, NYT: Deutsche Bank e altri condonarono 287 mln debiti a Trump -4- Roma, 28 ott. (askanews) - I lavori per l'imponente palazzo nella Città del vento andarono a rilento, la crisi finanziaria del 2008 era alle porte e nella primavera di quell'anno Trump chiese una dilazione di sei mesi per iniziare i pagamenti e la ottenne. Il grattacielo venne completato ma molte delle strutture rimasero invendute. Trump chiese un'altra estensione. Ma questa volta la Deutsche Bank disse no. Ma il presidente non si arrese e accusò la banca di voler innescare la crisi finanziaria e invocò la "causa di forza maggiore" della crisi internazionale. (Segue) Dmo 20201028T002323Z 

MERCOLEDÌ 28 OTTOBRE 2020 00.23.42 



Usa, NYT: Deutsche Bank e altri condonarono 287 mln debiti a Trump -5-  


 Usa, NYT: Deutsche Bank e altri condonarono 287 mln debiti a Trump -5- Roma, 28 ott. (askanews) - Successivamente il milionario denunciò tutti gli istituti titolari dei suoi prestiti accusandoli di "pratiche predatorie" e chiese tre miliardi di danni. Nel luglio 2010 venne trovato un accordo privato tra Trump e le banche, i cui termini non sono stati mai resi noti. Ma dalle dichiarazioni dei redditi emerge che a Trump non venne chiesto di restituire i prestiti e di fatto venne salvato da una bancarotta. Dmo 20201028T002336Z 

Nessun commento: