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martedì 8 dicembre 2020

NEWS PSICOLOGIA. Covid, oltre 50% italiani dormono e sognano peggio

 

MARTEDÌ 08 DICEMBRE 2020 08.22.17


NEWS PSICOLOGIA. Covid, oltre 50% italiani dormono e sognano peggio

DIR0051 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS PSICOLOGIA. Covid, oltre 50% italiani dormono e sognano peggio Minervino (Unicatt): Aumenta uso inappropriato farmaci per dormire (DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 8 dic. - "Con l'arrivo della pandemia, una inimmaginabile esperienza di trauma collettivo, pervasivo e permanente, piu' della meta' della popolazione italiana, e non solo, ha avuto una ridotta qualita' del sonno e dei sogni". Non usa mezze misure Antonino Minervino, presidente della Societa' italiana di medicina psicosomatica (Simp), direttore dipartimento di Salute mentale e delle dipendenze presso l'Asst di Cremona e docente a contratto presso l'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma, per descrivere il peggioramento del sonno e della vita onirica della popolazione italiana da inizio pandemia. Il dato emerge da numerosi studi condotti da diverse universita' italiane e gruppi di ricerca dall'inizio della pandemia. Il cambiamento delle abitudini rilevato riguarda, a detta l'esperto, "il numero di ore dormite, l'aumento della frammentazione e dei risvegli, il ritardo nell'andare a dormire e nel risveglio. Tutto- sottolinea Minervino- in una percentuale piu' alta rispetto all'incremento di ansia, depressione e dei disturbi post traumatici da stress". A cambiare, prosegue il presidente Simp, non sono stati "solo la qualita' e lo stile del sonno degli italiani, ma anche i sogni. L'attivita' onirica e' correlata al sonno con due diverse modalita': come si sogna la notte dipende da come si sta da svegli e dalla produzione di un sonno di buona qualita' da parte del cervello". Uno studio condotto presso il laboratorio di Psicofisiologia del sonno della Sapienza Universita' di Roma ha evidenziato come il pattern onirico sia peggiorato, da inizio pandemia, soprattutto in relazione "all'incremento percepito dell'attivita' onirica, ai contenuti negativi dei sogni e ad espressioni emotive negative". Un aspetto sul quale porre l'attenzione, rispetto alla qualita' del sonno degli italiani in questi mesi di pandemia, e' "la funzione sentinella della fase Rem. Mentre il sonno profondo serve a una rigenerazione e conservazione dell'energia- spiega il presidente Simp- la fase Rem essendo piu' superficiale consente all'organismo di mantenere una sorta di sorveglianza sull'ambiente senza rinunciare ai benefici del sonno, ma sostituendo i brevi risvegli che primitivamente servivano a mantenere la vigilanza. Da un punto di vista evolutivo- prosegue il docente dell'Universita' Cattolica- questo significa che non abbiamo piu' bisogno di mantenere le antenne vigili, perche' l'ambiente puo' manifestare dei pericoli mentre noi dormiamo. Non e' cosi' sempre". Infatti, ad esempio, nella condizione attuale, "la funzione sentinella ha un'importante correlazione con la qualita' del sonno in tempi di Covid. Si dorme peggio perche' lo stress, il cambio delle abitudini, l'essere esposti a meno ore di luce solare, trascorrere molte ore davanti al pc per il lavoro da casa, ma anche perche' abbiamo una condizione collettiva di trauma che ci fa vivere un pericolo imminente e pervasivo rispetto al quale anche la funzione sentinella ci costringe a stare un po' piu' attenti e a non abbandonarci del tutto al sonno". L'aumento dei disturbi del sonno porta con se' anche un altro pericolo: "Ha indotto in maniera inappropriata ad usare piu' ipnotici/sedativi. Si e' persa cosi' l'occasione di considerare un approccio piu' congruo a questo problema, tanto nella qualita' di quello che si usa quanto nell'obiettivo che vogliamo ottenere: restituire una buona qualita' del sonno e non una sedazione". Minervino tiene tuttavia a sottolineare che "gia' prima di essere colpiti dalla pandemia, non eravamo messi bene sul fronte sonno: in Italia, e non solo, il numero degli insonni era molto alto e questo e' legato anche ad aspetti culturali e socio-economici. Siamo infatti in una cultura delle 24 ore in cui tutto e' disponibile, visibile, acquistabile. Siamo in una vita senza riposo". Eppure "il sonno e' un aspetto della Salute molto importante, perche' si sa che mentre dormiamo accadono molte cose che ci aiutano a preservarci in Salute o che, se non siamo molto in Salute, ci aiutano a guarire. Il sonno cura- ribadisce l'esperto- ma e' anche una necessita' vitale ed e' necessario alla qualita' della nostra vita. Se non dormiamo bene succedono molte cose alla nostra Salute che viene aggredita in molte funzioni: irritabilita', impoverimento cognitivo, perdita di memoria o brevi dimenticanze, allucinazioni, indebolimento del sistema immunitario, rischio di diabete di tipo 2 e di patologie cardiache". Per tutte queste ragioni, secondo il direttore del dipartimento di Salute mentale e delle dipendenze presso l'Asst di Cremona e' necessario "incentivare la consapevolezza di quanto sia importante il sonno, anche come priorita' nella vita dell'uomo per arrivare a trovare un nuovo equilibrio rispetto alle esigenze economiche, familiari e sanitarie, ma soprattutto ritrovare un cultura del sonno che ci faccia guardare con piu' amore a questa modalita' di vita che- conclude- pesa per un terzo sulla nostra esistenza". (Wel/ Dire) 08:21 08-12-20 NNNN

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