Translate

giovedì 28 gennaio 2021

PRIVACY: GARANTE, 'NON LONTANA LA POSSIBILITA' DI LEGGERE I PENSIERI

 

GIOVEDÌ 28 GENNAIO 2021 11.05.25 



PRIVACY: GARANTE, 'NON LONTANA LA POSSIBILITA' DI LEGGERE I PENSIERI' = 


 ADN0329 7 CRO 0 ADN CRO NAZ PRIVACY: GARANTE, 'NON LONTANA LA POSSIBILITA' DI LEGGERE I PENSIERI' = 'Progetto per chip nel cervello che salva i ricordi e li scarica in un altro corpo o in un robot' Roma, 28 gen. (Adnkronos) - Leggere il pensiero non sarà più fantascienza, ovvero una scienza di fantasia, ma neuroscienza, molto reale. Infatti, se "oggi strumenti diagnostici avanzati, quali la risonanza magnetica funzionale, possono decodificare diversi tipi di segnali cerebrali e correlati neurali di informazioni mentali", allora "in un domani non lontano, potranno accedere ai contenuti leggendo i pensieri e influenzare così, addirittura, gli stati mentali e il comportamento, agendo direttamente sulla sfera neuropsicologica". E' l'allarme che lancia il presidente dell'Autorità Garante dei dati personali Pasquale Stanzione, aprendo i lavori del convegno su 'PRIVACY e Neurodiritti: la persona al tempo delle neuroscienze', organizzato in occasione del 40° anniversario della Convenzione sulla protezione dei dati personali. Stanzione ricorda a questo proposito che "tra i più significativi progetti neurotecnologici, vi è 'Neuralink' per l'installazione nel cervello di chip che non solo consentiranno di contenere gli effetti di patologie neurodegenerative e di potenziare le capacità cognitive, ma che permetteranno di 'salvare' i ricordi e 'scaricarli' su un altro corpo o robot, amplificandoli o cancellandoli selettivamente". (segue) (Bon/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 28-GEN-21 11:05 NNNN 

GIOVEDÌ 28 GENNAIO 2021 11.05.25 


PRIVACY: GARANTE, 'NON LONTANA LA POSSIBILITA' DI LEGGERE I PENSIERI' (2) = 


 ADN0330 7 CRO 0 ADN CRO NAZ PRIVACY: GARANTE, 'NON LONTANA LA POSSIBILITA' DI LEGGERE I PENSIERI' (2) = (Adnkronos) - Il Garante della PRIVACY osserva che "tra le innumerevoli applicazioni dell'intelligenza artificiale, quelle in ambito neuroscientifico aprono scenari davvero inesplorati, incidendo su di un substrato, quello cerebrale, irriducibile a mera biologia". Infatti, sottolinea, "la differenza dell'uomo, come singolo e come specie, viene identificata nel pensiero, la cui proiezione organica è il cervello: limite invalicabile persino per il più coercitivo e totalitario dei poteri, proprio perché correlato neurale della coscienza". Ecco quindi che, per il presidente dell'authority Stanzione, "se la tecnica si spinge dove neppure il più pervasivo dei poteri statuali è potuto giungere, finisce con l'acquisire una potenza senza precedenti e con il superare i confini prestabiliti". (di Enzo Bonaiuto) (Bon/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 28-GEN-21 11:05 NNNN 

GIOVEDÌ 28 GENNAIO 2021 11.23.35 



PRIVACY: GARANTE, 'NON LONTANA LA POSSIBILITA' DI LEGGERE I PENSIERI' (3) = 


 ADN0377 7 CRO 0 ADN CRO NAZ PRIVACY: GARANTE, 'NON LONTANA LA POSSIBILITA' DI LEGGERE I PENSIERI' (3) = 'Ma non ogni cosa possibile tecnicamente è giuridicamente lecita ed eticamente ammissibile' Roma, 28 gen. (Adnkronos) - Il Garante della PRIVACY avverte che "forme di 'brain reading' fondate sull'analogia tra la decodificazione dei dati neurali e l'interpretazione funzionale e semantica dei contenuti lasciano intravedere la possibilità, almeno in un prossimo futuro, di analisi e 'lettura', ma anche condizionamento e persino predizione, di intenzioni, di emozioni, di asserzioni di verità o menzogna, come il famoso 'siero della verità' assurto a simbolo del divieto di utilizzo processuale di prove atipiche idonee a ledere la libertà morale della persona". Per Stanzione, "in primo luogo, va distinto l'uso strettamente terapeutico delle neurotecnologie dal loro utilizzo a fini di potenziamento cognitivo". Infatti, se "positivo è indubbiamente l'uso che di tali tecniche si potrebbe fare, ad esempio, per la cura di malattie neurodegenerative, che va promosso secondo il diritto a fruire delle possibilità offerte dal progresso scientifico; e se vanno certamente promosse le innovazioni che possano contribuire a contenere gli effetti invalidanti di determinate patologie, restituendo la fisiologia e la funzionalità perdute a tutela del diritto fondamentale alla salute", però "ben più problematico è il ricorso a tali tecniche a fini di potenziamento cognitivo". Del resto, "le attuali interfacce cervello-macchina per il controllo motorio già consentono non solo di amplificare capacità proprie dell'uomo, ma anche di fornirne ulteriori, trans-umane, quali il controllo telepatico di dispositivi. Si tratta della definizione del limite oltre il quale non sia tollerabile andare: non tutto ciò che è tecnicamente possibile è anche giuridicamente lecito ed eticamente ammissibile, perché non possiamo fare tutto ciò che è possibile fare. Ogni volta che la scienza amplia la sfera delle possibilità, sorge il problema del limite di ammissibilità e di sostenibilità etica, giuridica, sociale dell'innovazione". (Bon/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 28-GEN-21 11:23 NNNN 

Nessun commento: