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giovedì 28 gennaio 2021

Privacy: Stanzione, neurodiritti segneranno futuro prossimo =

 

GIOVEDÌ 28 GENNAIO 2021 11.23.43 



Privacy: Stanzione, neurodiritti segneranno futuro prossimo = 


 (AGI) - Roma, 28 gen. - "Quello dei neurodiritti e' un tema che segnera' il nostro futuro prossimo". Lo ha sottolineato Pasquale Stanzione, presidente dell'Autorita' Garante per la protezione dei dati personali, aprendo i lavori del convegno "Privacy e neurodiritti. La persona al tempo delle neuroscienze". "Si delinea una congiunzione - ha premesso Stanzione - tra neuroscienze e capitalismo digitale - definita, con una crasi significativa, neurocapitalismo - idonea tuttavia a determinare implicazioni potenzialmente dirompenti sulla vita individuale e collettiva, di una pervasivita' tale da scardinare gli assunti fondativi dell'intero sistema delle garanzie costituzionali. Siamo di fronte a una nuova antropologia, che esige una piu' profonda ed effettiva difesa della dignita' dal rischio di un riduzionismo non semplicemente biologico, ma neurologico, capace di annullare conquiste di liberta' ormai talmente risalenti e consolidate da essere ritenute di fatto acquisite". "Quale significato avrebbe, infatti - ha proseguito il garante - la tutela dell'intangibilita' della sfera privata, in ogni sua articolazione, se, poi, i pensieri fossero leggibili e venisse cosi' negata la riservatezza di quei 'thoughts, emotions, sentiments and sensations' che gia' Warren e Brandeis, nel 1890, indicavano come fondamento essenziale del right to Privacy? Puo' darsi realmente liberta' se l'uomo, mediante la tecnica, diviene osservatore delle piu' intime percezioni, aspirazioni, volonta' altrui (e persino proprie, se ignote)?". (AGI)Bas (Segue) 281122 GEN 21 NNNN 

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Privacy: Stanzione, neurodiritti segneranno futuro prossimo (2)= 


 (AGI) - Roma, 28 gen. - Per Stanzione, "nessun esercizio di diritto o liberta' potrebbe mai dirsi tale se realizzato per effetto del condizionamento, anche soltanto indiretto o parziale, da parte delle neurotecnologie sul processo cognitivo. Ne', del resto, realmente libera potrebbe mai ritenersi alcuna scelta o condotta realizzata nel timore della trasparenza, della leggibilita', financo della predittivita' dei propri pensieri, delle proprie intenzioni, delle proprie intime convinzioni. Se, dunque, l'habeas corpus, nel proteggere fin nella sua corporeita' la persona da atti coercitivi, ha rappresentato il fondamento dello Stato di diritto e l'habeas data, come diritto di autodeterminazione informativa, ha costituito il baricentro della tutela della persona nella societa' dell'informazione, l'habeas mentem dovrebbe rappresentare il fulcro di veri e propri neurodiritti". "Sia che si creino ad hoc - ha concluso il presidente dell'Autorita' - sia che siano desunti, con interpretazione evolutiva, dal sistema normativo vigente, tali diritti - mai come in questo caso di liberta' - rappresenterebbero l'argine essenziale rispetto alla deriva riduzionistica e neurodeterministica, scaturente da un uso improprio di queste innovazioni cosi' dirompenti. Intorno ai neurodiritti e alla privacy, nella sua declinazione soprattutto informazionale, si dovrebbe delineare uno statuto giuridico ed etico essenziale in base al quale coniugare l'innovazione e il diritto a fruire dei benefici offerti dal progresso scientifico con la dignita' della persona, intesa qui kantianamente come fine in se'". (AGI)Bas 281122 GEN 21 NNNN 

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