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mercoledì 19 maggio 2021

La vergogna di Ceuta sulla pelle dei migranti - La vergogna di Ceuta il Marocco spinge i migranti in Europa

 


Stampa di mercoledì 19 maggio 2021, pagina 14

La vergogna di Ceuta sulla pelle dei migranti - La vergogna di Ceuta il Marocco spinge i migranti in Europa


di Olivo Francesco

LO SCONTRO TRA SPAGNA E MAROCCO La vergogna di Ceuta sulla pelle dei migranti FRANCESCO OLIVO Sono arrivati senza sosta per due giorni. Pochi metri in acqua, un'ora al massimo di nuotata e si è al di là della frontiera, l'unica, con Melilla, che unisce l'Africa all'Europa. Ceuta, pur sotto pressione da decenni, una cosa così non l'aveva mai vista. I numeri sono impressionanti, circa ottomila persone sono approdate sulla spiaggia del Tarajal, quella più prossima alla frontiera con il Marocco, ma sul numero nessuno può fare chiarezza: «Non siamo nemmeno riusciti a contarli», spiega il presidente della città autonoma Juan Jesús Vivas che si è spinto a parlare di «invasione». Il breve percorso in acqua non è senza rischi: la Croce Rossa e i militari spagnoli hanno assistito migliaia di migranti colpiti da ipotermia. L'arrivo improvviso di così tante persone (in parte poi rimandate indietro) e la modalità dello sbarco è tale da non lasciare dubbi: dietro c'è la mano di Rabat. -PP.14-15 SERVIZI -PP.IW-I5 La vergogna di Ceuta il Marocco spinge i migranif in Europa Per ritorsione contro la Spagna gli agenti aprono le frontiere In ottomila arrivano nell'enclave a nuoto. Sánchez manda l'esercito FRANCESCO OLIVO Sono arrivati senza sosta per due giorni. Pochi metri in acqua, un'ora al massimo di nuotata e si è al di là della frontiera, l'unica, con Melilla, che unisce l'Africa all'Europa. Ceuta, pur sotto pressione da decenni, una cosa così non l'aveva mai vista. I numeri sono impressionanti, circa ottomila persone sono approdate sulla spiaggia del Tarajal, quella più prossima alla frontiera con il Marocco, ma sul numero nessuno può fare chiarezza: «Non siamo nemmeno riusciti a contarli», spiega il presidente della città autonoma Juan Jesús Vivas che si è spinto a parlare di «invasione». Il breve percorso in acqua non è senza rischi: la Croce Rossa e i militari spagnoli hanno assistito migliaia di migranti colpiti da ipotermia.-SEGUE SULLA TESTATA---------

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