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giovedì 6 maggio 2021

Scienza: segreto della longevita'? Migliore riparazione del DNA

 


GIOVEDÌ 06 MAGGIO 2021 15.56.45


Scienza: segreto della longevita'? Migliore riparazione del DNA =

(AGI) - Roma, 6 mag. - L'elemento in comune tra le persone che raggiungono un'eta' superiore a 105 anni potrebbe essere una migliore capacita' di riparazione del DNA. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla rivista eLife, condotto dagli scienziati dell'Universita' di Bologna, del Karolinska Institutet e dell'Universita' di Verona, che hanno prelevato campioni di sangue da 81 persone di eta' pari o superiore a 105 anni provenienti da tutta Italia. Il team ha confrontato i dati ottenuti con quelli relativi a 36 individui residenti nelle stesse regioni ma con un'eta' media di 68 anni. Gli scienziati hanno sequenziato il genoma dai campioni di sangue alla ricerca di differenze significative tra il gruppo piu' giovane e quello piu' longevo. "Abbiamo scelto di studiare la genetica di un gruppo di persone che hanno vissuto oltre 105 anni - afferma Paolo Garagnani dell'Universita' di Bologna - e confrontarli con un gruppo di persone piu' giovani residenti nella stessa zona geografica, allo scopo di ottenere informazioni su quello che possiamo considerare un invecchiamento sano". (AGI)Sci/Fra (Segue) 061556 MAG 21 NNNN

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(AGI) - Roma, 6 mag. - Il gruppo di ricerca ha identificato delle variazioni genetiche comuni tra i partecipanti che avevano raggiunto e superato i 105 anni di eta'. La piu' frequente era il gene STK17A, responsabile di una riparazione efficiente del DNA. L'elevata attivita' di questo gene, spiegano gli autori, e' associata a una migliore risposta dell'organismo a malattie particolari come cancro e neoplasie. Legato alla salute delle cellule, anche il gene BLVRA sembrava comune nei soggetti piu' anziani, mentre l'ultimo tratto genetico considerato nello studio riguarda il gene COA1, correlato alla corretta funzionalita' della cellula. Queste nuove informazioni, osservano gli esperti, potrebbero essere molto utili per comprendere le malattie legate all'avanzare dell'eta', come i disturbi neurodegenerativi. Il team ha anche scoperto che le persone di eta' superiore a 105 anni avevano accumulato molte meno mutazioni genetiche nei geni testati. La longevita', ipotizzano gli studiosi, potrebbe pertanto dipendere dall'elevata capacita' genetica di una persona di evitare mutazioni potenzialmente in grado di favorire lo sviluppo di malattie. "Questo lavoro - commenta Massimo Delledonne, docente presso l'Universita' di Verona - ci ha permesso di osservare i cambiamenti genetici sia ereditari che naturali negli anziani". "Il meccanismo di riparazione efficiente del DNA - conclude Claudio Franceschi dell'Universita' di Bologna - e un basso carico di mutazioni genetiche in porzioni specifiche potrebbero rappresentare i due elementi alla base della possibilita' di raggiungere un'estrema longevita'". (AGI)Sci/Fra 061556 MAG 21 NNNN

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