Translate

lunedì 9 agosto 2021

Falsi green pass: Ciardi, dati clienti a rischio mercato nero

 

LUNEDÌ 09 AGOSTO 2021 10.42.44


= Falsi green pass: Ciardi, dati clienti a rischio mercato nero =

(AGI) - Roma, 9 ago. - "La certezza e' quella di avere sprecato dei soldi per un green pass fasullo che, nel migliore dei casi, verra' smascherato al primo controllo. Il rischio e' che al danno economico si sommi la beffa: con i propri dati personali che finiscono sul dark web, sfruttati per tutta una serie di reati anche molto gravi". Nunzia Ciardi, direttore del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni, fa il punto con l'AGI su "Fake Pass", il maxi blitz che ha portato alla scoperta di un vasto commercio online di 'certificazioni verdi' taroccate: 32 i canali Telegram sequestrati e 4 gli amministratori denunciati (due dei quali minorenni, un 16enne e un 17enne, a Milano e Foggia). Frode informatica e falso in atto pubblico tra i reati ipotizzabili. (AGI)Bas (Segue) 091041 AGO 21 NNNN

LUNEDÌ 09 AGOSTO 2021 10.42.44


= Falsi green pass: Ciardi, dati clienti a rischio mercato nero (2)=

(AGI) - Roma, 9 ago. - "Quello dei dati e' l'aspetto a ben vedere piu' inquietante della vicenda - spiega Ciardi - I gestori dei vari canali di vendita chiedevano ai loro potenziali clienti nome, cognome, residenza, codice fiscale, promettendo in cambio un green pass in tutto e per tutto 'autentico', millantando a volte la disponibilita' di un medico pronto a certificare l'avvenuta immunizzazione. Il fatto e' che spesso il green pass che arrivava era palesemente contraffatto, magari riprodotto da quello che molti ingenuamente pubblicano sui social una volta ottenuto o comunque facilmente smascherabile attraverso l'App di certificazione del ministero; oppure non arrivava affatto. In entrambi i casi i dati personali restano pero' nelle mani degli amministratori con tutti i rischi che questo comporta sulla rete, dove se ne fa un commercio floridissimo, direi una cannibalizzazione". "E' stata una indagine certosina - sottolinea il direttore del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni - si e' trattato di ricomporre le tessere di un puzzle estremamente complesso su canali di comunicazione che garantiscono criteri di anonimizzazione molto robusti: per individuare i canali di vendita, e' stata necessaria una minuziosa analisi finanziaria della blockchain, la tecnologia alla base delle criptovalute". I falsi green pass venivano pagati infatti con buoni acquisto di piattaforme per lo shopping online o, piu' spesso, in bitcoin: "costavano tra i i 150 e i 500 euro - conclude Nunzia Ciardi - ma c'erano anche 'pacchetti famiglia', con scontri per nuclei di 4 o 5 persone". (AGI)Bas 091041 AGO 21 NNNN

Nessun commento: