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martedì 19 ottobre 2021

NEWS PSICOLOGIA. Identità di genere, Sima: Da 'sex orienteering' supporto a ragazzi

 

MARTEDÌ 19 OTTOBRE 2021 08.12.22


NEWS PSICOLOGIA. Identità di genere, Sima: Da 'sex orienteering' supporto a ragazzi

DIR0046 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS PSICOLOGIA. Identità di genere, Sima: Da 'sex orienteering' supporto a ragazzi (DIRE - Notiziario settimanale PSICOLOGIARoma, 19 ott. - Riconoscere l'identità sessuale dell'adolescente attraverso lo schema di screening del 'Sex Orienteering', secondo le linee guida della World psychiatric association 2016, riconosciute in Italia dalla Società italiana di psichiatria sotto la spinta di Amigay aps, l'associazione nazionale che si occupa dei problemi sanitari delle persone LGBTI. Lo schema prevede quattro domande, che attengono ad altrettanti parametri o meglio dimensioni della sessualità: il corpo, la mente, il comportamento e l'affettività. A proporre questo approccio alla sessualità adolescenziale è stato Carlo Alfaro, pediatra, nel corso del 19esimo Congresso nazionale della Società italiana di medicina dell'adolescenza (Sima), che si è tenuto l'1 e 2 ottobre. "L'identità di genere è un argomento di grande attualità- ricorda Alfaro- visto che il numero di persone che afferma di essere LGBTI è andata crescendo nel succedersi delle generazioni e nella generazione cosiddetta Z (persone nate tra il 1995 e il 2010) supera addirittura il 15%. Non si tratta però- precisa il pediatra- di una minoranza omogenea, come dimostrato dal sempre crescente numero di sigle che si aggiunge all'acronimo LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, intersessuali), per cui sono richieste al medico competenze e approcci diversificati". Nel corso dei lavori congressuali sono state approfondite le quattro dimensioni previste dal 'Sex Orienteering'. Per quanto riguarda il corpo, Rossella Gaudino, endocrinologa pediatra di Verona, spiega che esso "si riferisce al sesso biologico, basato sul corredo cromosomico e sui caratteri sessuali primari e secondari che alla nascita determinano l'assegnazione anagrafica e successivamente nella crescita e nella pubertà la confermano. Le anomalie genetiche, genitali, somatiche, ormonali possono essere variamente intrecciate, anche in rapporto alla causa che le sottende, dando luogo alla varietà estremamente eterogenea di quadri compresi nella definizione di 'Disordini dello sviluppo sessuale' ('Disorders of sex development', DSD), oggi sempre più spesso sostituita dalle definizioni meno patologizzanti di 'Condizioni intersessuali' o 'Varianti dei caratteri sessuali' o 'Differenze di sviluppo sessuale'. Sono note oltre 30 entità nosografiche che rendono la materia altamente complessa". Proprio per questo, prosegue Gaudino, "la decisione sull'eventuale intervento chirurgico deve tener conto di una serie di variabili genetiche, anatomiche, fisiologiche, psicologiche, e non ultimo del rischio di cancro alle gonadi nel caso di testicolo ritenuto, mentre l'approccio terapeutico ormonale deve essere tempestivo e mirato". Il secondo punto del 'Sex Orienteering', la mente, si riferisce "all'identità di genere, il processo tramite cui la persona si riconosce, aderisce o si distanzia dalle caratteristiche tipiche del genere maschile o femminile, ovvero la percezione psicologica interna di sé come appartenente all'uno o all'altro genere", illustra l'endocrinologo Piernicola Garofalo. "L'identità è un processo di cambiamento continuo che inizia dalla nascita e copre tutti i periodi della vita. Esiste un cervello transessuale? Certamente- chiarisce Garofalo- il cervello dell'embrione è influenzato dagli stessi fattori genetici e ormonali che determinano il dimorfismo sessuale. La condizione di 'incongruenza di genere' può associarsi o meno a 'Disforia di genere', definita come una marcata incongruenza tra il genere esperito/espresso da un individuo e il genere assegnato, che duri da almeno 6 mesi e comporti una sofferenza clinicamente significativa e/o la compromissione del funzionamento in ambito sociale, scolastico o lavorativo. Per i minori con intensa 'Disforia di genere'- aggiunge lo specialista- è possibile prevedere il trattamento ormonale con un bloccante GnRH (Triptorelina) ai fini di sospendere l'arrivo della pubertà e concedere qualche anno di tempo per riflettere e mitigare nel frattempo l'impatto dello sviluppo dei caratteri sessuali secondari, ma questa opportunità è oggetto attualmente di acceso dibattito nel mondo scientifico". L'esperto tiene quindi a lanciare un appello a tutti coloro che sono coinvolti nel processo di identificazione di genere degli adolescenti: "Ai ragazzi dico: non ghettizzatevi, non usate la vostra condizione come disabilitante, vivete in pienezza il vostro nuovo ruolo, nella vita di tutti i giorni. Ai genitori: non osteggiate a priori, non alzate muri. Provate a capire, discutere con delicatezza. La cosa più importante è esserci! Agli educatori: acquisite competenze, siate attenti ai segnali, mantenete il vostro ruolo insostituibile di prime sentinelle nella vita dei ragazzi. Ai pediatri e a tutti i medici che hanno la responsabilità della salute dei giovani, raccomando aggiornamento continuo, capacità di fare rete con i centri specifici, mantenendo però un coinvolgimento attivo nella gestione complessiva. Passare responsabilità ma mai sottrarsi alle proprie". Il terzo aspetto che viene valutato è il comportamento, "l'espressione obiettiva, pubblica, dell'identità di genere- spiega Carlo Alfaro- Esso comprende tutto ciò che la persona dice e fa per indicare a sé stessa e agli altri il genere in cui si identifica. Ruolo ed espressione di genere non sono necessariamente legati all'identità di genere e all'orientamento sessuale e sono innati, non modificabili con la volontà e spesso causa di discriminazione, violenza e bullismo, quando ritenuti non consoni". Infine, l'affettività che, chiarisce ancora Alfaro, "indaga l'orientamento sessuale e romantico verso un determinato sesso o genere. Una caratteristica dei giovani di oggi è il bisogno psicologico di autodefinirsi tramite etichette identitarie che si rifanno all'appartenenza a comunità basate sull'orientamento sessuale. Una sorta di schematismo e categorizzazione della propria identità e comportamento relazionale che li fa sentire sicuri di classificare e interpretare quello che sentono, semplificando tutto anziché impegnarsi nell'introspezione". "La finalità del 'Sex Orienteering'- ribadisce Alfaro- è offrire aiuto concreto all'adolescente e stabilire con lui una solida alleanza terapeutica che sia funzionale alle sue esigenze di salute fisica, benessere psicologico e qualità della vita. Dopo il 'coming out', il medico può intervenire a favore dell'adolescente LGBTI in almeno tre ambiti: sostenere la sua identità sessuale, tutelarlo rispetto a un ambiente omofobo attraverso l'attivazione di un adeguato supporto familiare e sociale, affrontare i problemi di salute fisica e psichica più diffusi in ciascuna tipologia di minoranza sessuale e pianificare servizi e interventi dedicati alla prevenzione e alla cura", conclude. (Red/ Dire) 08:11 19-10-21 NNNN

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