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lunedì 6 dicembre 2021

**COVID: MEDICO GUARITO, 'SU TEST ANTICORPI CTS SBAGLIA, SERVE E VA FATTO'** =

 

LUNEDÌ 06 DICEMBRE 2021 14.36.15

**COVID: MEDICO GUARITO, 'SU TEST ANTICORPI CTS SBAGLIA, SERVE E VA FATTO'** =

ADN0767 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **COVID: MEDICO GUARITO, 'SU TEST ANTICORPI CTS SBAGLIA, SERVE E VA FATTO'** = Mazzone, 'inascoltati e derisi da un anno, ma nelle rianimazioni di reinfettati non c'è traccia' Milano, 6 dic. (Adnkronos Salute) - "Se da studente avessi sostenuto che una persona che ha gli anticorpi contro un'infezione rischia di ammalarsi come un'altra che non li ha, se avessi detto che averli o non averli è la stessa cosa, mi avrebbero bocciato". Nino Mazzone, fra i medici italiani contagiati durante la seconda ondata di Covid-19 (nel novembre 2020 si ritrovò ricoverato dalla sera alla mattina nel reparto che dirige all'ospedale di Legnano, nel Milanese), è convintamente pro-vax e pro pass, ma anche fermo nel dire che i guariti potrebbero non avere bisogno di vaccinarsi a breve termine per proteggersi da un virus che hanno già conosciuto. E oggi all'Adnkronos Salute torna a denunciare "l'obnubilamento delle menti, la visione cieca e ostinata" che porta il Comitato tecnico scientifico per l'emergenza coronavirus e le autorità sanitarie a sostenere l'inutilità del test degli anticorpi anti Sars-CoV-2. "Da un anno - ricorda il primario, direttore del Dipartimento di Area medica, Cronicità e Continuità assistenziale dell'Asst Ovest Milanese - sosteniamo che i pazienti guariti da Covid sviluppano un'immunità drammaticamente diversa dai vaccinati, una protezione robusta, duratura e di alto livello. Da un anno ci battiamo perché venga eseguito il dosaggio degli anticorpi prima di decidere se somministrare o meno il vaccino ai guariti. Ma siamo stati derisi e insultati, nonostante lo studio che abbiamo pubblicato su 'Jama Internal Medicine' a fine maggio e che dimostra come, a distanza di un anno, i tassi di reinfezione nei guariti siano inferiori all'1%. Dati confermati da altri gruppi anche su 'The Lancet'" e soprattutto dai fatti: "Ad oggi, di gente che si è riammalata di Covid dopo essere guarita, nelle rianimazioni non c'è traccia", assicura Mazzone. "Da un anno - incalza - sosteniamo quello che in questi giorni ha detto pure Robert Redfield, fino a pochi mesi fa a capo dei Cdc americani: il test degli anticorpi va fatto", anzi di più. Va reso "obbligatorio con scadenze a 3 o 6 mesi", ha affermato Redfield che fissa anche delle soglie di sicurezza. "Calcolo il livello minimo di resistenza fra i 300 e i 500 anticorpi senza altre patologie", ha spiegato in un'intervista a 'La Repubblica', mentre "a quota 1.000 anticorpi si è molto più sicuri" anche in caso di altre malattie concomitanti. Se si va sotto, serve "subito un booster che può riportare" gli anticorpi "fino a circa 2.500 e oltre". Ma se si resta sopra no, precisa Mazzone che rilancia il suo appello: "Le politiche vaccinali vanno mirate sulla base dei dati che emergono, per evitare il rischio di sovratrattamento e di potenziali effetti collaterali da vaccino che - avverte - in chi ha già gli anticorpi compaiono più spesso". (segue) (Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 06-DIC-21 14:36 NNNN

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