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domenica 13 febbraio 2022

**CORRUZIONE: CSEL, ITALIA IN RITARDO SU RECEPIMENTO DIRETTIVA UE SUL WHISTLEBLOWING** =

 

DOMENICA 13 FEBBRAIO 2022 10.29.26

**CORRUZIONE: CSEL, ITALIA IN RITARDO SU RECEPIMENTO DIRETTIVA UE SUL WHISTLEBLOWING** =

ADN0116 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **CORRUZIONE: CSEL, ITALIA IN RITARDO SU RECEPIMENTO DIRETTIVA UE SUL WHISTLEBLOWING** = Mancano all’appello anche pubblicazione registro dei titolari effettivi e legge sul lobbying Roma, 13 feb. (Adnkronos/Labitalia) - C'è ancora molto da fare per migliorare la nostra posizione nel range internazionale di percezione della corruzione e, in alcuni casi, siamo in ritardo. Basti pensare al recepimento della direttiva Ue 2019/37 in materia di whistleblowing, il cui termine è scaduto il 7 dicembre scorso, che è un adempimento fondamentale per integrare e modificare quanto già previsto con la legge del 30 novembre 2017, n. 179. A evidenziarlo un dossier realizzato da CSEL (Centro studi enti locali) per l'Adnkronos. Tra le novità più rilevanti che dovranno essere recepite, perché appunto facenti parte della direttiva, ricorda CSEL, c'è l'inclusione nella definizione di whistleblower anche di soggetti che non rientrano nella relazione lavorativa standard. La possibilità di segnalare eventuali illeciti rilevati sarebbe, quindi, estesa anche a soggetti come consulenti, membri dei consigli direttivi, ex dipendenti o candidati a delle posizioni lavorative. Altri passi avanti, segnati dalla direttiva comunitaria ma non ancora recepita dalla legislazione nazionale, sono la protezione garantita anche a coloro che assistono i whistleblower, il divieto di ogni tipo di ritorsione contro i whistleblower, incluse minacce o tentativi di ritorsione anche indiretti o, ancora, l'introduzione di sanzioni per chi cerchi di impedire questo genere di segnalazioni o attui ritorsioni contro i whistleblower e per chi non rispetti l'obbligo di mantenere la confidenzialità del segnalante. Viene inoltre, tra le altre cose, introdotto l'obbligo di prendere in carico le segnalazioni e di aggiornarne l'artefice sull'esito, in un tempo ragionevole. "Tutte misure che sicuramente contribuirebbero a rendere molto più efficace questo fondamentale strumento, introdotto dalla legge Severino e potenziato poi dal governo Renzi con il dl n. 90/2014", rimarca CSEL. Ma non solo. Così come nel caso del recepimento della direttiva Ue 2019/37 sul whistleblowing, anche in tema di antiriciclaggio si attendono snodi legislativi ancora al palo. Nello specifico, manca all'appello la pubblicazione del registro dei titolari effettivi, introdotto con la normativa di recepimento della direttiva Ue, alla quale non si è potuto ancora dare seguito in quanto non sono stati ancora emanati i decreti attuativi previsti dalla legge. Infine, la legge sul lobbying, il cui testo è stato approvato, in prima seduta, dalla Camera dei deputati e che è in attesa dell'approvazione da parte del Senato. (Lab/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 13-FEB-22 10:29 NNNN

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