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venerdì 25 febbraio 2022

== SCHEDA = Nato: la candidatura della Georgia irrita Mosca

 

VENERDÌ 25 FEBBRAIO 2022 18.12.16

== SCHEDA = Nato: la candidatura della Georgia irrita Mosca =

== SCHEDA = Nato: la candidatura della Georgia irrita Mosca = (AGI) - Roma, 25 feb. - Il primo ministro georgiano, Irakly Garibashvili, oggi ha rassicurato la sua popolazione sull'assenza del rischio di un'aggressione russa. "Grazie alla nostra politica pragmatica basata sull'interesse nazionale, abbiamo garantito una de-escalation nella situazione con la Russia", ha dichiarato ai cronisti il capo del governo di Tbilisi. La linea rossa di Mosca era l'Ucraina nella Nato. Se l'altra repubblica ex sovietica candidata all'ingresso nell'Alleanza concludesse il suo percorso di adesione, il Cremlino "non iniziera' una guerra", promise il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in un'intervista rilasciata a Kommersant tre anni fa, "ma i nostri rapporti con l'Alleanza atlantica e i paesi che privilegiano l'adesione alla Nato subiranno gravi danni". Ora che i carri armati russi sono alle porte di Kiev non e' rimasto molto da danneggiare nei rapporti tra Nato e Mosca che allora, quantomeno, si parlavano. L'interrogativo e' quindi se ora il Paese del Caucaso accelerera' il passo verso l'ingresso nell'Alleanza o frenera' del tutto le sue ambizioni atlantiche per il timore di un altro conflitto con la Russia dopo quello scoppiato nell'agosto del 2008. Dopo l'Abkhazia, che si e' separata nel 1993 e ha formalmente dichiarato l'indipendenza nel 1999, un altro territorio, l'Ossezia del Sud, forte anche in questo caso dell'appoggio della Federazione, aveva chiesto la secessione. Le autorita' georgiane inviarono l'esercito e suscitarono la risposta di Mosca, che intervenne a fianco dei ribelli e nel giro di una settimana sconfisse le forze di Tbilisi. (AGI)Rus (Segue) 251812 FEB 22 NNNN

VENERDÌ 25 FEBBRAIO 2022 18.12.11

== SCHEDA = Nato: la candidatura della Georgia irrita Mosca (2)=

== SCHEDA = Nato: la candidatura della Georgia irrita Mosca (2)= (AGI) - Roma, 25 feb. - L'accordo di pace, siglato il 15 agosto, impegnava la Russia a ritirarsi dal territorio georgiano e la Georgia a rinunciare all'uso della forza contro le due regioni separatiste, dove Mosca, che le ha riconosciute, mantiene alcune migliaia di truppe. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha incontrato Garibashvili lo scorso 15 dicembre ed e' tornato a chiedere alla Russia di "porre fine al riconoscimento delle regioni dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud e di ritirare le sue forze". In quell'occasione Stoltenberg defini' Tbilisi uno dei partner "piu' stretti dell'Alleanza", ribadi' il suo diritto ad aderire alla Nato e annuncio' un "rafforzamento delle capacita' di difesa della Georgia con supporto marittimo, esercitazioni congiunte e condivisione di informazioni". L'invasione dell'Ucraina ha sconvolto il quadro e ci si puo' interrogare su quanto la promessa di Lavrov sia ancora valida. La palla e' pero' nel campo della Nato, che dovra' decidere se, nelle attuali condizioni, e' opportuno aumentare il dispiegamento di forze navali sul Mar Nero vicino alle coste della Georgia. Nel frattempo, la Russia ha tutto l'interesse a mantenere le sue truppe in Abkhazia e Ossezia del Sud. Non e' del resto da escludere che, per rispettare i requisiti di accesso alla Nato (tra i quali c'e' l'assenza di conflitti interni), Tbilisi possa scegliere di rinunciare formalmente ai due territori. (AGI)Rus 251812 FEB 22 NNNN

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