Translate

sabato 12 marzo 2022

Orso Grigio

 




Io non ce l’ho le risposte. Non le trovo. E se le trovo ho già nuovi dubbi che le smentiscono.
Contrariamente a quello che sembra il pensiero comune, io non lo so chi siano i buoni.
Vorrei chiarire subito la più ovvia delle ovvietà, almeno per quanto mi riguarda: io condanno la guerra, sempre e comunque. E per me ‘sempre e comunque’ sono parole che hanno un senso.
Però ho troppo rispetto per me stesso e per chi segue questa pagina per non dire quello che penso fino in fondo.
A me la faccenda dell’attoruncolo di quart’ordine assurto a leader carismatico pare tutta una pantomima creata ad arte per piazzare basi Nato in Ucraina con la complicità dell’Europa intera, che in attesa di trovare una propria identità, che non troverà mai, usa quella degli Stati Uniti (sinonimo di Nato), dei quali è evidentemente succube. Ora però era facilmente prevedibile che a putin l’idea di ritrovarsi sotto casa missili puntati contro di lui avrebbe creato qualche paturnia.
Una paturnia che si chiama guerra e che non aveva previsto nessuno, perché troppo scellerata per le nostre menti più o meno normali. Ma non si possono prevedere le mosse di un pazzo avendo una mente normale.
Però, se putin è quello pazzo, Zelensky non è certo quello sano.
Mandare al massacro il proprio popolo incitandolo alla resistenza costi quel che costi è una reazione scellerata e suicida che se posso emotivamente capire, e perfino condividere, potrà solo rendere la loro morte un po’ più nobile, ma non ha alcuna possibilità di successo.
E questo il leader di un popolo avrebbe dovuto capirlo.
E aver accettato, noi come altri paesi europei, di mandargli armi rifornendo legioni di contractor che di quelle armi ne tratterranno una parte e sulle altre incasseranno una provvigione, porta solo a due risultati. Il primo è di essere entrati in guerra con tutti gli anfibi, perché inviare uomini o inviare armi non fa molta differenza, a parte la variante pilatesca e un po’ pavida di ritenersi neutrali e credere di salvarsi il culo mentre si continua allegramente a farsi seghe sul catasto.
E il secondo è di allungare il conflitto che forse è proprio quello che tutti volevano nella speranza che l’Ucraina si indebolisca, gli oligarchi si rompano i coglioni di veder diminuire il loro potere economico e la Russia venga danneggiata dalle sanzioni. Una strategia un po’ a cazzo perché intanto che si sviluppa c’è una carneficina in atto e le persone muoiono a grappoli. E dal finale già scritto fin dall’inizio, perché le forze in campo sono talmente sbilanciate che questa guerra può finire solo in un modo.
Indovinate quale.
Però Zelensky continua a invocare aiuto e chiedere la safe zone aerea sopra la testa. Una richiesta assurda che se venisse accettata significherebbe solo una cosa: terza guerra mondiale e catastrofe nucleare.
Ma l’Europa e l’America sono ondivaghe, non si schierano apertamente invitando Zelensky a trattare per una resa onorevole che possa soddisfare entrambi, ma anzi lo incitano a resistere stoicamente. Tanto che gli frega, a morire ci vanno gli altri.
Io non credo che a putin importi qualcosa dell’Ucraina.
La Russia chiede che quel paese resti neutrale e non faccia da cavallo di Troia americano. D’altronde il problema è antico e il disequilibrio che si è creato con la fine del patto di Varsavia ma con la Nato ancora ben presente, che sembra anzi sentirsi autorizzata a espandere il proprio dominio, le cose potranno solo peggiorare.
Ogni popolo ha diritto di difendersi come vuole dal proprio oppressore, e gli altri paesi hanno il dovere di aiutarlo con qualsiasi tipo di sostegno umanitario e diplomatico, ma non con le armi e non con la guerra.
Non più. Non oggi.
Paragonare quella del popolo ucraino alla resistenza dei nostri partigiani è una cazzata che non varrebbe nemmeno la pena di spiegare. Erano altri tempi, c’erano altre forze in campo e altre armi disponibili. Oggi, qualsiasi conflitto venga innescato sarà condizionato pesantemente dalla minaccia dell’uso di armi chimiche e nucleari del tutto devastanti, che noi non arriviamo nemmeno a concepire, l’ho già detto, ma che i pazzi ai quali abbiamo consegnato il mondo non si faranno gli stessi scrupoli ad usare. Se Hitler avesse fatto in tempo a costruire l’atomica pensate davvero che oggi saremmo qui a masturbarci il cervello?
Sono tempi così, non prenderne atto significa vivere su Marte.
Il mondo sarebbe anche un bel posto dove stare, ma non è mai stato giusto perché è la razza umana ad essere sbagliata, e quella di Davide e Golia è una novella che va bene per gli i nostalgici e gli utopisti, ma che non si ripeterà.
Già, l’Utopia, io mi sono laureato alla sua Università, in Sogni, Ideali e Speranze; ho lauree ad honorem in tutte le materie, e in un’occasione simile a quella ucraina anch’io starei dalla parte della resistenza, è umano. Ma se avessi la responsabilità di un intero popolo non lo manderei certo al massacro, perché capirei che la realtà sta da un’altra parte.
E la realtà è che tutti i paesi, il nostro anche di più, stanziano cifre astronomiche per le spese militari, ogni anno aumentandole allegramente e con l’appoggio di tutti i partiti. E’ evidente che quelle armi poi dovranno essere usate o, più furbescamente, vendute, creando i presupposti perché altri le usino e poi convincendoli a farlo.
La realtà è che serve un nuovo modo di vivere, una frattura netta con le logiche di mercato che ci stanno devastando e ci annienteranno ancora prima delle guerre. Il pil dovremmo scientemente frenarlo invece di spingere perché aumenti per poi rendersi conto che non è servito a niente. Non si può raggiungere qualcosa o qualcuno che andrà sempre più veloce di noi.
E allora dovremmo rallentare, vivere più piano per vivere tutti.
E vivere in pace. I presidenti americani, quelli buoni, troveranno un altro modo di farsi eleggere che quello di finanziarsi con l’industria bellica alla quali dovranno poi pagare le cambiali con sangue umano. E sui pazzi poi, c'è poco da dire.
Io non so come cambiare le cose e capisco bene che le mie possano sembrare chiacchiere senza senso.
Ma se la normalità è questa preferisco immaginarne un'altra, altrimenti tutte le mie lauree all’Università dell’Utopia a cosa cazzo mi servono?
FONTE: https://www.facebook.com/orsogrigio1952 







Nessun commento: