VENERDÌ 08 APRILE 2022 09.47.09
R. STAMPA / UCRAINA, EX CONSIGLIERE PUTIN: E' GUERRA ALL'OCCIDENTE
9CO1273618 4 EST ITA R01 R. STAMPA / UCRAINA, EX CONSIGLIERE PUTIN: E' GUERRA ALL'OCCIDENTE (9Colonne) Roma, 8 apr - Una escalation della guerra in Ucraina "purtroppo diventa sempre più probabile. Gli americani e i loro partner Nato continuano a inviare armi all'Ucraina. Se va avanti così, degli obiettivi in Europa potrebbero essere colpiti o lo saranno per interrompere le linee di comunicazione", "lo sbocco probabilmente sarà un nuovo trattato, forse con Zelensky ancora lì. Comporterebbe la creazione di un Paese nel sud e sud-est amico della Russia e forse ci saranno due Ucraine". Lo afferma Sergey Karaganov, già consigliere di Vladimir PUTIN e nel 2019 il primo a teorizzare l'invasione totale dell'Ucraina, in una intervista al Corriere della Sera. "PUTIN ha detto che se l'Ucraina fosse entrata nella Nato, non ci sarebbe più stata l'Ucraina. Nel 2008 c'era un piano di rapida adesione. Fu bloccato, ma da allora l'Ucraina è stata integrata nella Nato. È stata riempita di armi e le sue truppe sono state addestrate dalla Nato, il loro esercito è diventato sempre più forte. Abbiamo assistito a un aumento del neonazismo, l'Ucraina stava diventando come la Germania nel 1936-'37. La guerra era inevitabile. Abbiamo deciso di colpire prima che la minaccia diventasse ancor più letale", spiega. "Vediamo l'espansione occidentale in atto e una russofobia simile all'antisemitismo tra le due guerre. Quindi il conflitto stava già diventando probabile. E abbiamo visto divisioni e problemi strutturali nelle società occidentali, così il Cremlino ha deciso di colpire per primo. Tra l'altro, questa operazione militare sarà usata per ristrutturare la società russa: diventerà più militante, spingendo fuori dall'élite gli elementi non patriottici", aggiunge. "L'Ucraina è stata costruita dagli Stati Uniti e altri Paesi Nato come una punta di diamante per avvicinare la macchina militare occidentale al cuore della Russia. Vediamo ora quanto fossero preparati alla guerra. E il nazismo non riguarda solo l'essere contro gli ebrei. Nazismo è supremazia di una nazione sull'altra. Nazismo è umiliazione delle altre nazioni". I Paesi d'Europa centro-orientale hanno chiesto loro stessi di entrare nella Nato. E Mosca nel 1997 ha accettato l'allargamento... "Fu un errore commesso perché eravamo poveri, al collasso. Ma io sono rimasto scioccato quando ho visto lo stupro della Serbia ad opera della Nato nel 1999. Poi una guerra atroce in Iraq e un'aggressione in Libia da parte della Nato. Quindi non ci fidiamo delle parole", "questo allargamento è quello di un'alleanza aggressiva. E' un cancro e noi volevamo fermare la metastasi". E su PUTIN dice: "Non credo che avremo un cambio, perché stiamo combattendo una guerra di sopravvivenza contro l'Occidente in cui la gente si raccoglie intorno al leader". La guerra mira a rovesciare la presenza della Nato In Europa centro-orientale? "La maggior parte delle istituzioni sono, per noi, unilaterali e illegittime. Minacciano la Russia e l'Europa orientale. L'avidità e la stupidità degli americani e la miopia degli europei ci hanno rivelato che questi attori non vogliono una pace giusta. Dobbiamo correggere i loro errori". Di Bucha infine assicura: "E' una messinscena, al 99%. Ma c'è una guerra e i civili soffrono. Le forze neonaziste hanno usato i civili come scudi umani, soprattutto a Mariupol". (red) 080947 APR 22
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