Translate

mercoledì 10 agosto 2022

TRIESTE: GIUDICI MERAN, 'ASSURDA TRAGEDIA, POLIZIOTTI UCCISI IN 27 SECONDI'/ADNKRONOS =

 

MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2022 17.17.34

TRIESTE: GIUDICI MERAN, 'ASSURDA TRAGEDIA, POLIZIOTTI UCCISI IN 27 SECONDI'/ADNKRONOS =

ADN0940 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RFV TRIESTE: GIUDICI MERAN, 'ASSURDA TRAGEDIA, POLIZIOTTI UCCISI IN 27 SECONDI'/ADNKRONOS = 'Difficile accettare assoluzione ma è la legge, agenti ammazzati da folle non imputabile' Milano, 10 ago. (Adnkronos) - "Un'immane, assurda tragedia. Consumatasi tutta nel giro di circa quattro minuti, dalle ore 16.53.41 alle ore 16.57.32 del 4 ottobre 2019. Sono bastati i primi ventisette secondi a Stephan Meran per uccidere gli agenti della Polizia di Stato Pierluigi Rotta e Matteo Demenego e il restante tempo, nel tentativo di darsi alla fuga, per sparare all'indirizzo di altro personale della questura di Trieste e ferire l'assistente capo Cristiano Resmini, prima di essere colpito anch'egli e sottoposto a fermo". E' la premessa, sintetica e brutale, delle motivazioni della corte d'Assise di Trieste che ha assolto perché "non imputabile" il 32enne di origine domenicana e ha ordinato il ricovero in una Rems "per la durata minima di trent'anni". Una vicenda "all'apparenza inconcepibile", eppure "scientificamente spiegata dai tecnici psichiatri; fatti all'evidenza di inaudita gravità che hanno gettato nello sconcerto un'intera comunità e letteralmente annichilito i familiari delle giovani vittime; fatti peraltro commessi da un folle non imputabile e quindi non punibile". L'esito processuale "è difficilmente accettabile forse dalla maggior parte dell'opinione pubblica ma la legge prevede questo in casi del genere: assoluzione dell'imputato ed applicazione di una misura di sicurezza atta ad assicurare cure al malato ed a neutralizzarne la pericolosità sociale (qui riconoscibile agevolmente e in misura estrema)", spiegano i giudici che lo scorso 6 maggio hanno assolto Meran dall'accusa di duplice omicidio. I fatti sono "pacifici ed incontestati", provati dalle "plurime e convergenti fonti di prova", come le testimonianze e le immagini del sistema di videosorveglianza della questura di Trieste, gli esami autoptici e balistici. Meran, accompagnato dal fratello, quel giorno si trovava in questura per rispondere del furto di uno scooter. Spaventato e alterato chiese di andare in bagno, quindi riuscì a impossessarsi della pistola d'ordinanza di Rotta, 34enne originario di Pozzuoli, e gli sparò tre volte; poi fece fuoco quattro volte contro l'agente scelto Demenego, 31 anni originario di Velletri, intervenuto per soccorrere il collega. (segue) (Afe/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 10-AGO-22 17:17 NNNN

Nessun commento: