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domenica 9 ottobre 2022

Il Ponte della Crimea in fiamme: ecco cos'è successo!

 




uno dei tanti commenti



A proposito della corruzione bisogna dire che questa alligna là dove non c'è amor di patria. Ciò sembrerebbe in contraddizione con li fatto che in paesi come l'Ucraina la corruzione regna anche a prescindere dalla forte ideologia nazionalista. Questo perché il nazionalismo ucraino non ha un profilo patriottico perché non ha radice nell'identità slava, che invece viene rifiutata, ma nel relativismo modernista occidentale che mette al primo posto l'interesse personale, il domino del privato sul pubblico e l'assenza di una base valoriale. In questo caso il nazionalismo serve a produrre solo una sorta di senso di superiorità razziale e quindi di razzismo portato all'estreme conseguenze soprattutto nei confronti dei russi e di quell'anima slava che gli ucraini hanno rinnegato. Il popolo russo invece è notoriamente pervaso da uno spirito patriottico. In Russia la corruzione è stata introdotta dall'ideologia liberista che gli americani hanno esportato a seguito del collasso della URSS. Non che non fosse presente anche nel regime sovietico dove la struttura statale fortemente burocratizzata era segnata più dall'orizzonte ideologico che dal fervore patriottico. L'America invece è il paese dove la corruzione regna sovrana perché lì sono le lobby che danno forma all'assetto politico e al governo, e dove è il mercato che determina l'ideologia di base della nazione, per cui la corruzione qui assume forme del tutto istituzionalizzate, pur nascondendosi dietro il paravento di una morale pseudo calvinista. Nell'ordoliberismo diventa lampante come il modello economico che ci governa non sia altro che un sistema di governo delle oligarchie. Quindi, la corruzione è, fondamentalmente, "patrimonio" dell'Occidente, e, come sappiamo, è stata usata anche come un'efficace arma di dominio coloniale.

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