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sabato 18 febbraio 2023

Balene: nel Mediterraneo regna balenottera, grande cattura-CO2 =

 

SABATO 18 FEBBRAIO 2023 11.01.05

Balene: nel Mediterraneo regna balenottera, grande cattura-CO2 =

Balene: nel Mediterraneo regna balenottera, grande cattura-CO2 = (AGI) - Roma, 18 feb. - La natura regala sempre sorprese inimmaginabili, una di queste arriva dal mondo animale: in quanti sanno o sappiamo che la balenottera comune e' una grande cattura-CO2? Se un albero in un anno ne cattura meno di 50 kg, la balenottera comune arriva fino a ben 33 tonnellate annue...E' quindi una specie-ombrello questo misticete, sottordine dei cetacei con la megattera, la caperea, la balena grigia e la balena propriamente detta. E' il secondo misticete piu' grande al mondo dopo la balenottera azzurra, l'unico presente nel Mediterraneo. Negli anni Novanta si stimavano 3.500 individui nel 'Mare nostrum', ma data la relativa rarita' nell'incontrare questi meravigliosi giganti e' difficile avere dei numeri precisi. Oggi nel Mediterraneo riscontrare una popolazione di circa 5mila esemplari e' plausibile. L'esemplare e' capace di raggiungere mediamente i 23-26 metri di lunghezza, con la caratteristica di non avere denti, salvo qualche iniziale abbozzo nel feto, sostituiti dai fanoni (e infatti misticete deriva dal greco mystiketos, ovvero balena con i baffi, appunto i fanoni), che costituiscono uno straordinario sistema di filtro del plancton e del krill, che rappresentano il loro alimento (niente pesci o calamari come gli altri cetacei) e per giunta in grandi quantita'. La balenottera non si nutre quindi di altro. E il fatto che sia una specie-ombrello da' subito l'idea della sua importanza nel segnare lo stato di salute del mare. Ma c'e' di piu': quando rilascia le feci rilascia anche grandi quantita' di ferro e di azoto che fertilizzano il mare, quindi il plancton, e si arriva all'ossigeno. Di qui il grande sforzo degli ambientalisti, Wwf in testa, perche' questa specie di cetaceo comune non corra il rischio di estinzione, insieme alle altre 7 specie di cetacei presenti nel 'Mare nostrum'. Le balenottere sono sempre state di casa nel Mediterraneo - spiega all'AGI Laura Pintore, esperta di megafauna marina del Wwf Italia, oltre che responsabile del Dipartimento di Biodiversita' all'EIIS (European Institute of Innovation for Sustainability) - e hanno una diversificazione genetica rispetto a quelle dell'Atlantico. "Difficilmente - dice Pintore - varcano lo Stretto di Gibilterra, che crea quello che Darwin defini' un 'collo di bottiglia', una sorta di imbuto per la biodiversita', e questo fa si' che le nostre balenottere siano un po' speciali. In sostanza non fanno migrazioni come quelle dell'Atlantico che si spostano tra i Tropici e i Poli per riprodursi, alimentarsi in concomitanza con lo scioglimento dei ghiacciai e quindi tornare ai Tropici per partorire, in un ciclo continuo". (AGI)Rmu/Pgi (Segue) 181100 FEB 23 NNNN

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