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venerdì 17 marzo 2023

Covid, Iss: variante Kraken in aumento, va al 38,4%

 

VENERDÌ 17 MARZO 2023 15.24.24

Covid, Iss: variante Kraken in aumento, va al 38,4%

Covid, Iss: variante Kraken in aumento, va al 38,4% Covid, Iss: variante Kraken in aumento, va al 38,4% Cerberus al 29,6% Roma, 17 mar. (askanews) - In Italia il 7 marzo scorso il lignaggio XBB.1.5 (meglio noto come variante Kraken) aveva una prevalenza stimata al 38,4%, con il BQ.1 (Cerberus) al 29,6%. Sono questi i risultati dell'indagine rapida condotta dall'Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. La classificazione tiene conto delle nuove indicazioni di Ecdc e Oms, che considerano in maniera indipendente i lignaggi derivanti da Omicron. Per l'indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all'indagine tutte le Regioni/PPAA ad eccezione della Valle D'Aosta, e complessivamente 98 laboratori regionali e il Laboratorio di Sanità Militare, per un totale di 741 campioni. Queste le prevalenze stimate: BA.2.75 e relativi sottolignaggi (la cosiddetta 'Centaurus)' 12% (0-33,3%); BQ.1 e relativi sottolignaggi (cd 'Cerberus') 29,6% (range: 0% -100,0%); XBB e relativi sottolignaggi (escluso XBB.1.5) 14,8% (range: 0% -50,0%); XBB.1.5 e relativi sottolignaggi (cd 'Kraken') 38,4% (range: 0,0% - 80,0%). "In linea con quanto atteso - sottolinea l'ISS - la proporzione di sequenziamenti attribuibili a XBB.1.5 è in aumento, raggiungendo una prevalenza pari a 38,4% nella presente indagine. BQ.1 ha una prevalenza in questa indagine pari al 29,6%. In diminuzione anche la proporzione di sequenziamenti associati a BQ.1.1, sotto-lignaggio di BQ.1, precedentemente attenzionato per la presenza di una mutazione addizionale in un sito antigenico chiave della proteina (10,3% vs. 34,2% della precedente indagine)". Mpd 20230317T152415Z

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