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mercoledì 1 marzo 2023

Salute: acufene possibile spia per malattie neurodegenerative =

 

MERCOLEDÌ 01 MARZO 2023 13.52.20

Salute: acufene possibile spia per malattie neurodegenerative =

Salute: acufene possibile spia per malattie neurodegenerative = (AGI) - Roma, 1 mar. - "Gli acufeni, o fischio nell'orecchio, sono un problema che nel corso della vita intera possono affliggere tutta la popolazione. La percezione di udire un suono che in realta' non e' presente e' un evento molto comune e almeno per una volta tutti gli esseri umani hanno avuto esperienza con questo problema. Ma attenzione alle malattie neurodegenerative che hanno come sintomo proprio l'acufene". Lo afferma Arianna di Stadio, docente all'Universita' di Catania e ricercatrice onoraria presso il Laboratorio di Neuroinfiammazione del UCL Queen Square Neurology di Londra in occasione della Giornata Mondiale dell'Udito che ricorre il 3 marzo. "La percezione dei suoni e della voce - continua - e' un processo complesso che inizia nell'orecchio. Le cellule dell'orecchio una volta stimolate da un suono, ad esempio un clacson, si muovono generando un impulso nervoso che arriva al cervello dove poi il clacson viene identificato. Nel caso dell'acufene manca lo stimolo uditivo esterno e le cellule si muovono da sole generando questi suoni fantasma". Secondo l'esperta, questa motilita' senza stimolo e' indicativa della sofferenza della cellula, puo' manifestarsi in seguito ad un trauma acustico, come primo segno di presbiacusia (fenomeno fisiologico dell'invecchiamento dell'udito) e in varie altre condizioni che alterano il micro-ambiente dell'orecchio.(AGI)red/Mld (Segue) 011352 MAR 23 NNNN

MERCOLEDÌ 01 MARZO 2023 13.52.25

Salute: acufene possibile spia per malattie neurodegenerative (2)=

Salute: acufene possibile spia per malattie neurodegenerative (2)= (AGI) - Roma, 1 mar. - "Questo fenomeno e' pero' transitorio, infatti le cellule o recuperano il loro benessere o muoiono e l'acufene sparisce", sottolinea. "Diverso e' quando l'acufene e' persistente - aggiunge l'esperta -. Questa persistenza e' causata dall'infiammazione dell'area uditiva nel cervello (neuro-infiammazione) a seguito dello stimolo periferico proveniente dall'orecchio. Se le cellule dell'orecchio muoiono non possono piu' inviare segnali, quindi l'acufene dovrebbe sparire. In alcuni soggetti pero' questo iperstimolo puo' causare l'infiammazione della specifica area di quel suono nel cervello, che rimane attiva anche in assenza di stimolo dall'orecchio. Sappiamo infatti che alcune malattie come la sclerosi multipla possono dare come sintomo l'acufene. Ci sono pero' varie metodologie per trattare il problema in base alla sua origine. Nel caso di un problema di invecchiamento ci si puo' proteggere usando degli integratori, se il danno e' causato dall'esposizione cronica ai rumori occorre usare le protezioni uditive. Quando il problema e' di origine centrale, innanzitutto occorre escludere i problemi neurologici come la sclerosi multipla, poi si puo' trattare il problema usando metodologie in grado di contrastare la neuro-infiammazione". Di Stadio conclude: "Attualmente stiamo studiando una serie di molecole anti-neuroinfiammazione per trattare i pazienti che presentano un acufene persistente (sopra i 6 mesi). Il mio consiglio e' non trascurare il fischio all'orecchio, specialmente se persistente e non occasionale; se non sparisce entro 72 ore, rivolgetevi allo specialista che potra' cosi' suggerire il trattamento migliore ed evitare che diventi cronico". (AGI)red/Mld 011352 MAR 23 NNNN

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