Prendete e mangiatene tutti
John Kerry, attualmente ambasciatore speciale USA per il cambiamento climatico (?!), intervistato da una televisione francese, messo alle strette dal giornalista (in Francia qualche giornalista c’è ancora evidentemente) s’è fatto una gran bella arrampicata sugli specchi.
Di fronte al parallelismo tra azione americana in Iraq e azione russa in Ucraina, Kerry (vero cognome Kohn – Lowe), lui che ai tempi della campagna alle presidenziali persa per poco contro Bush junior (2004), era stato un grande antimilitarista, salvo stranamente diventare militarista una volta fatto Segretario di Stato e servire sotto Obama, ha dovuto ammettere che sì – l'invasione dell'Iraq del 2003 “era basata su una menzogna” e che non era vero che l'Iraq avesse armi di distruzione di massa e legami con Al-Qaeda.
Poi però si è rifiutato di ammettere che quella fu una guerra di aggressione affermando che si trattò di cosa completamente diversa dal conflitto ucraino.
Argomento? "No, non è stata una guerra di aggressione, perché non c'è mai stato, insomma, un processo di accusa diretta nei confronti del Presidente Bush stesso", ha risposto Kerry alla similitudine che gli aveva fatto notare l’intervistatore.
Ecco come ragionano. Loro stessi non si sono incriminati, quindi, non solo nessuno può incriminarli, ma questo già di per sé dimostra che sono innocenti. Queste sono appunto le basi di questa nuova religione, il ‘democratismo’. Cioè l’assolutismo basato sulla presunzione di verità posseduta – noi siamo i democratici, quindi gli illuminati, i giusti, voi no.
Una nuova forma di dogma. Il colonialismo si basava sulla presunta superiorità della razza bianca, il nazismo su quella ariana, il democratismo si basa oggi sulla presunta superiorità data dall’autodefinirsi fautori, difensori di ‘democrazia’. Parola oramai completamente svuotata di significato, appunto perché stuprata in tal modo.
John Kerry, attualmente ambasciatore speciale USA per il cambiamento climatico (?!), intervistato da una televisione francese, messo alle strette dal giornalista (in Francia qualche giornalista c’è ancora evidentemente) s’è fatto una gran bella arrampicata sugli specchi.
Di fronte al parallelismo tra azione americana in Iraq e azione russa in Ucraina, Kerry (vero cognome Kohn – Lowe), lui che ai tempi della campagna alle presidenziali persa per poco contro Bush junior (2004), era stato un grande antimilitarista, salvo stranamente diventare militarista una volta fatto Segretario di Stato e servire sotto Obama, ha dovuto ammettere che sì – l'invasione dell'Iraq del 2003 “era basata su una menzogna” e che non era vero che l'Iraq avesse armi di distruzione di massa e legami con Al-Qaeda.
Poi però si è rifiutato di ammettere che quella fu una guerra di aggressione affermando che si trattò di cosa completamente diversa dal conflitto ucraino.
Argomento? "No, non è stata una guerra di aggressione, perché non c'è mai stato, insomma, un processo di accusa diretta nei confronti del Presidente Bush stesso", ha risposto Kerry alla similitudine che gli aveva fatto notare l’intervistatore.
Ecco come ragionano. Loro stessi non si sono incriminati, quindi, non solo nessuno può incriminarli, ma questo già di per sé dimostra che sono innocenti. Queste sono appunto le basi di questa nuova religione, il ‘democratismo’. Cioè l’assolutismo basato sulla presunzione di verità posseduta – noi siamo i democratici, quindi gli illuminati, i giusti, voi no.
Una nuova forma di dogma. Il colonialismo si basava sulla presunta superiorità della razza bianca, il nazismo su quella ariana, il democratismo si basa oggi sulla presunta superiorità data dall’autodefinirsi fautori, difensori di ‘democrazia’. Parola oramai completamente svuotata di significato, appunto perché stuprata in tal modo.
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