NOVA0154 3 CRO 1 NOV Giustizia: Procuratore Cassino, con organici all'osso fondamentale lavoro ex forze dell'ordine Roma, 26 lug - (Nova) - La coperta per coprire gli organici delle procure e' sempre corta e a Cassino il volontariato degli appartenenti alle forze dell'ordine in pensione diventa importante per evitare i rinvii dei processi. Gli ex carabinieri, poliziotti, finanzieri volontari dell'Unms di Cassino stanno facendo in procura "un lavoro per il quale sono ampiamente soddisfatto". Lo dice ad Agenzia Nova il procuratore capo di Cassino Luciano D'Emmanuele. La situazione "del personale amministrativo e' critica nonostante gli sforzi fatti dal ministero per coprire gli organici che, non solo non sono coperti, ma sono anche sottodimensionati rispetto al flusso di lavoro". Il flusso di lavoro di cui parla D'Emmanuele riguarda la competenza giudiziaria su un territorio che da Cassino si estende, fino al litorale sud della provincia di Latina (Itri, Gaeta e Ponza), l'alta provincia di Caserta fino ai confini con l'Abruzzo. "Recependo le indicazioni del Csm che sollecitava modelli organizzativi aperti alle nuove realta' - ha detto il procuratore -, ho inteso promuovere questa convenzione trovando immediata la disponibilita' dell'Unms al fine di ottimizzare, nei settori non coperti dal segreto istruttorio, i lavori della procura".Quindi la grossa mole di lavoro che appesantiscono la macchina organizzativa della giustizia, e che spesso a causa dei ritardi, portavano ai rinvii delle udienze, viene sbrogliata dalla volenterosa opera di ex appartenenti alle forze dell'ordine in pensione che dedicano a queste attivita', svolte in forma assolutamente gratuita, una parte del loro tempo libero. Un "Modello Cassino" che sembra funzionare e riguarda per lo piu' le notifiche di citazione dei testi del dibattimento monocratico e tutti gli altri adempimenti in vista delle udienze, ma anche le notifiche dei decreti di giudizio. Il gruppo di lavoro ha cominciato a maggio e il periodo di prova "ha confermato il giudizio positivo. Sono volontari tutti conosciuti - dice il procuratore - che nel corso degli anni abbiamo apprezzato per la loro professionalita' e che continuano a frequentare, anche dopo il pensionamento, la procura sostenendola in questa maniera".Le circostanze relative alla carenza di personale impongono che "ogni dirigente giudiziario, in assenza di risorse adeguate, attraverso l'inventiva deve organizzare moduli di lavoro paralleli a quelli standardizzati dal ministero. In sostanza - dice D'Emmanuele - bisogna inventarsi sistemi per sopperire alle note carenze" e Cassino lo ha fatto attraverso l'Unms. "Non posso che ringraziare tutto il personale dell'associazione e i singoli collaboratori. Mi auguro che l'esperimento possa proseguire nei prossimi mesi, anche accrescendo il numero delle unita' a disposizione". Lo stesso D'Emmanuele sottolinea, inoltre, anche l'importanza del lavoro di altro "personale" esterno alla procura, ma che comunque presta servizio all'interno del palazzo di piazza Labriola. "Abbiamo - dice - con tutti i limiti di impiego e orario, i percettori di reddito di cittadinanza impiegati come commessi e presso gli archivi". (Rer) NNNN
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