Spiccioli di Storia della Rappresentatività.
Politica e Istituzionale
Il Post del 30 Luglio u. s. “la Storia e le Manipolazioni“, ha ricevuto il seguente commento dal Prof, Luciano Canfora; “carissimo, ammiro la Sua tenacia nel momento attuale preziosa; purtroppo il crescente scontento non trova adeguata rappresentanza politica e "Il colle più alto" appare intimidito: forse vogliono propiziarne le dimissioni; presto“, Luciano Canfora.
La tenacia del sottoscritto sarà forse uguale a quella del Professore, ma purtroppo non è egualmente preziosa per il prevalere nei media e nei talk show dei Vip dall’apparire istrionetisco- esibizionistico, scevro di riflessioni e di idee progettuali radicali rispecchiabili della grave situazione che stiamo attraversando; anche per le falsità nazionali e internazionali raccontate del Presidente del Consiglio e dai Ministri,
I suddetti raccontano che tutto va bene; per non dirci che nel 2021 rispetto al 2019 le ASL hanno diminuito di 17 milioni i primi esami e di 13 milioni quelli di controllo; il 28% degli italiani è stato costretto a ricorrere ai privati. Si calcola che negli ultimi due anni la mortalità degli ammalati cronici o anziani è aumentata di circa 200.000 all’anno. Con le recenti misure classiste, il Governo sta attuando un criminale assassinio di massa; mirano a rilegittimare l’uso della ghigliottina per i moderni regnanti.
Conseguentemente, il pessimismo sia sul sistema; sia sul tema delle rappresentanze istituzionali si aggrava; coinvolgendo anche quelle politiche; tutto ciò ci obbliga una seria e disincantata riflessione sul concetto “Sinistra“.
RIpuntualizziamo quindi l’approfondimento già fatto sulla sciocca disattenzione analitica del termine; perché ciò determina continuità di confusione ideologica. L’equivoco nasce nel 1788 quando, su proposta di 4 economisti, il Re di Francia Luigi XV° convocò una Assemblea Generale con la presenza per la prima volta di una delegazione popolare; da aggiungere alla nobiltà e al clero che da soli possedevano l’80% della ricchezza nazionale pur essendo solo il 4% della popolazione. Nella sala dell’assemblea il Re fece collocare la delegazione popolare alla sua sinistra.
Il termine Sinistra è pertanto nato nel secolo 18° da una decisione monarchica; poi nei secoli successivi fu copiato in tutte le sedi parlamentari internazionali occidentali; anche in contrapposizione alla rivoluzione Marxista iniziata in Russia nell’ottobre 1917 e conclusasi nel 1922 con la costituzione dell’Unione Sovietica; alla quale gran parte dei successivi partiti comunisti si ispirarono. Con la crisi e la fine dell’URSS ideata e gestita da USA e NATO e con un’Europa succube, Il termine Sinistra da contrapporre alla Destra è diventato la bandiera dei socialisti; dei socialdemocratici; dei riformisti (in Italia chiamati anche miglioristi); dei cristiano-democratici; dei liberali antifascisti; degli ambientalisti; dei verdi; ecc.; attualmente il pennone della bandiera è sostenuto anche da quel che è stato ereditato dal PCI; ivi compreso qualche satellino d’ispirazione neo-liberal.
Da ciò la perdita di rappresentatività dei poveri; dei disuguali; dei ceti non abbienti; dei disoccupati: dei precari; di quelli a partita IVA; dei lavoratori comuni sotto salariati; persino del ceto medio non più autonomo. Non si vuole presagire il futuro perché lo si teme; da qui il conformismo verbale comiziante che coinvolge anche chi dovrebbe guidare la reazione all’annunciato disastro; oscurato dall’attuale propaganda nostalgica del passato MinCulPop fascista.
A proposito del Presidente della Repubblica, tra le sue funzioni c’è quella d’essere il Presiedente responsabile del Consiglio Supremo della Difesa: perché allora le armi all’Ucraina? Perché le navi militari italiane davanti alla lontana Cina? Perché I contingenti militari italiani nella Nigeria dilaniata da lotte a sfondo religioso? Credo che in parte siano questi i comportamenti anticostituzionali del “colle alto“ che lo auto-intimidiscono.
Preso atto della drammaticità del momento storico, ritengo auspicabile la scrittura di un nuovo “Manifesto” con conseguenti iniziative; non sarà certo la Rai che lo propaganderà, ma la serietà che contraddistingue il Prof. Luciano Canfora potrà far aprire altre finestre; negate a chi può avere idee ma non ha i soldi e la notorietà (chiavistelli per le fiction) per poter essere rappresentato nel dramma sociale che stiamo vivendo.
Enrico Corti
4 agosto 2023
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