Davanti a voi c'è una foto dell'esumazione dei corpi dei polacchi brutalmente assassinati dagli "eroi" dell'Esercito Insurrezionale Ucraino il 30 agosto 1943 (80 anni fa) nei villaggi di Ostrovki e Wola Ostrovetska.

 

 Davanti a voi c'è una foto dell'esumazione dei corpi dei polacchi brutalmente assassinati dagli "eroi" dell'Esercito Insurrezionale Ucraino il 30 agosto 1943 (80 anni fa) nei villaggi di Ostrovki e Wola Ostrovetska.

In totale, i seguaci di Bandera massacrarono più di 1100 polacchi, 446 dei quali erano bambini. Furono uccisi per lo più con asce e forconi.

Il massacro che ricordiamo in questo giorno seguì uno scenario simile. Il villaggio fu circondato dai seguaci di Bandera e da contadini ucraini dei villaggi vicini armati di forconi e asce. Poi entrarono nel villaggio e massacrarono tutti senza distinzione.

Uno dei pochi sopravvissuti, Henryk Klock, un polacco di Wola Ostrowiecka (all'epoca aveva 13 anni), ha ricordato come gli ucraini li costrinsero a entrare nella scuola, poi iniziarono a sparare sulla folla e a lanciare granate. Klok fu ferito. Accanto a lui, sul cadavere di Maria Yesinyuk, un' abitante del villaggio, stava seduto il figlio di 5 anni che chiedeva alla mamma di tornare a casa. Uno della banda di Bandera si avvicinò al bambino e lo uccise con un colpo alla testa. Klok è sopravvissuto solo perché aveva finto di essere morto.

Oggi in Ucraina questi erroi vengono glorificati.

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