Amato si è dimenticato di dire che la portaerei era americana, che si
trattava di un'operazione Nato che coinvolgeva Americani , inglesi e
francesi. Che i caccia di ritorno dalla "missione " ormai senza più
missili erano Phantom americani. Che le registrazioni del computer di
bordo della portaerei vennero cancellate e riscritte.
Perché parlare solo di francesi??
"Le
stesse parole di Sandlin - "Lanciammo i caccia, completamente armati. E
al loro ritorno notammo che non avevano più l'armamento..." - che aveva
aggiunto: "Il comandante Flatley, attraverso gli altoparlanti, ci
informò che durante le nostre operazioni di volo due Mig libici ci erano
venuti incontro in assetto aggressivo e avevamo dovuto abbatterli". Due
testimonianze univoche che rimettono la portaerei americana al centro
del complesso scenario della strage, come d'altronde era emerso dalle
telefonate registrate nei minuti successivi all'esplosione del DC9
Itavia con a bordo 81 persone: tutti cittadini italiani.
Sul ruolo
della Saratoga molto si è detto e poche certezze rimangono agli atti. Ci
sono foto della portaerei nella rada del porto di Napoli (a qualche
miglio dalle banchine) che ne testimoniano la presenza fino alle 18
circa del 27 giugno e poi dopo le 12 del giorno successivo. Ma restano
18 ore da coprire, un "buco" nel quale si inseriscono testimonianze e
contraddizioni clamorose. Il comandante della Saratoga, ammiraglio James
Flatley, in un primo interrogatorio davanti al giudice istruttore
Rosario Priore che negli anni Novanta conduceva l'inchiesta, affermò che
quella sera la portaerei si era effettivamente allontanata per poi
rientrare il giorno successivo. Salvo poi ritrattare in un secondo
interrogatorio.
Brian Sandlin invece ha raccontato che spesso (come
quella notte) la Saratoga si allontanava da Napoli per uno, due o tre
giorni, a seconda delle esigenze. Ma una verifica incontrovertibile sul
giornale di bordo è risultata impossibile: il Deck-log originale della
portaerei Saratoga fu distrutto e interamente riscritto in bella copia,
con una procedura discutibile che lo stesso Sandlin sostiene essere un
atto illegale: "È severamente proibito farlo perché è un documento
federale. In caso di errore, durante la redazione, si cancella
tracciando una linea, poi si appone una sigla e si annota la correzione.
Ma riscrivere l'intero giornale è pazzesco".
https://www.huffingtonpost.it/cronaca/2018/06/27/news/i_pm_negli_usa_dal_testimone_della_battaglia_nel_cielo_di_ustica-5416067/
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