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mercoledì 6 settembre 2023

Scienza: osservato campo magnetico galassia a 11 mld anni luce =

 

MERCOLEDÌ 06 SETTEMBRE 2023 17.03.16

Scienza: osservato campo magnetico galassia a 11 mld anni luce =

Scienza: osservato campo magnetico galassia a 11 mld anni luce = (AGI) - Roma, 6 set. - L'ESO, in uno studio pubblicato su Nature, ha mostrato l'orientamento del campo magnetico nella lontana galassia 9io9, quando l'Universo aveva solo il 20% della sua eta' attuale: la rilevazione piu' lontana mai avvenuta del campo magnetico di una galassia. Le osservazioni sono state effettuate con l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, di cui l'ESO e' partner. Il campo magnetico appartiene ad una galassia cosi' lontana che la sua luce ha impiegato piu' di 11 miliardi di anni per raggiungerci: lo vediamo come era quando l'Universo aveva appena 2,5 miliardi di anni. Il risultato fornisce agli astronomi indizi fondamentali su come si sono formati i campi magnetici di galassie come la nostra Via Lattea. I granelli di polvere all'interno di 9io9 sono in qualche modo allineati con il campo magnetico della galassia e, per questo motivo, emettono luce polarizzata, il che significa che le onde luminose oscillano lungo una direzione preferita anziche' in modo casuale. (AGI)Sci/Flo (Segue) 061703 SET 23 NNNN

MERCOLEDÌ 06 SETTEMBRE 2023 17.03.20

Scienza: osservato campo magnetico galassia a 11 mld anni luce (2)=

Scienza: osservato campo magnetico galassia a 11 mld anni luce (2)= (AGI) - Roma, 6 set. - ALMA ha rilevato questo segnale di polarizzazione, da cui gli astronomi hanno potuto ricavare l'orientamento del campo magnetico, mostrato come linee curve sovrapposte all'immagine ALMA. Il segnale di luce polarizzata emesso dalla polvere allineata magneticamente in 9io9 era estremamente debole, e rappresenta solo l'1% della luminosita' totale della galassia. Gli astronomi, quindi, hanno utilizzato un astuto trucco della natura per ottenere questo risultato. La squadra di scienziati e' stata aiutata dal fatto che 9io9, sebbene molto distante da noi, era stato ingrandito tramite un processo, noto come lente gravitazionale, che si verifica quando la luce proveniente da una galassia lontana, in questo caso 9io9, appare piu' luminosa e distorta poiche' viene piegata dalla gravita' di un oggetto molto grande in primo piano. Molti corpi astronomici nell'Universo hanno campi magnetici, che si tratti di pianeti, stelle o galassie. "Molte persone potrebbero non sapere che la nostra intera galassia e altre galassie sono costellate da campi magnetici che si estendono per decine di migliaia di anni luce", ha affermato James Geach, professore di astrofisica presso l'Universita' di Hertfordshire, nel Regno Unito, e autore principale dello studio. "In realta' sappiamo molto poco su come si formano questi campi, nonostante siano fondamentali per l'evoluzione delle galassie", ha aggiunto Enrique Lopez Rodriguez, ricercatore dell'Universita' di Stanford, USA, che ha partecipato allo studio. "Non e' chiaro quanto presto nella vita dell'Universo e quanto velocemente si formano i campi magnetici nelle galassie, poiche' finora gli astronomi hanno mappato i campi magnetici solo nelle galassie vicine a noi. Ora, grazie ad ALMA, Geach e la sua squadra hanno scoperto un campo magnetico completamente formato in una galassia lontana, simile per struttura a quello che si osserva nelle galassie vicine. Il campo e' circa 1000 volte piu' debole del campo magnetico terrestre, ma si estende per oltre 16 000 anni luce. "Questa scoperta ci da' nuovi indizi su come si formano i campi magnetici su scala galattica", ha spiegato Geach. "L'osservazione di un campo magnetico completamente sviluppato in una fase cosi' precoce della storia dell'Universo indica che i campi magnetici che coprono intere galassie possono formarsi rapidamente mentre le giovani galassie sono ancora in fase di crescita", ha proseguito Geach. Il gruppo di scienziati ritiene che l'intensa formazione di stelle nell'Universo primordiale possa aver giocato un ruolo nell'accelerare lo sviluppo dei campi. Inoltre, questi campi possono, a loro volta, influenzare il modo in cui si formeranno le generazioni successive di stelle. "La scoperta apre una nuova finestra sul funzionamento interno delle galassie, perche' i campi magnetici sono collegati al materiale che sta formando nuove stelle", ha detto Rob Ivison, co-autore e astronomo dell'ESO. Quando ALMA ha rilevato e mappato un segnale polarizzato proveniente da 9io9, la presenza di un campo magnetico in una galassia molto distante e' stata confermata per la prima volta. "Nessun altro telescopio avrebbe potuto raggiungere questo risultato", ha dichiarato Geach. "La speranza e' che con questa e le future osservazioni di campi magnetici distanti si inizi a svelare il mistero di come si formano queste caratteristiche galattiche fondamentali", ha concluso Geach. (AGI)Sci/Flo 061703 SET 23 NNNN

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