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giovedì 7 settembre 2023

TUMORI: GEOGRAFIA CELLULE CANCRO SENO AGGRESSIVO PREDICE RISPOSTA A IMMUNOTERAPIA =

 

GIOVEDÌ 07 SETTEMBRE 2023 19.09.59

TUMORI: GEOGRAFIA CELLULE CANCRO SENO AGGRESSIVO PREDICE RISPOSTA A IMMUNOTERAPIA =

ADN1201 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: GEOGRAFIA CELLULE CANCRO SENO AGGRESSIVO PREDICE RISPOSTA A IMMUNOTERAPIA = Importante studio su forma triplo negativa condotto tra Italia e Uk, ecco cosa influenza in modo determinante l'effetto Milano, 7 set. (Adnkronos Salute) - Guardare nella 'geografia' del cancro al seno triplo negativo, una forma molto aggressiva che colpisce spesso donne giovani sotto i 50 anni, esplorare la mappa delle cellule, la composizione dell'ecosistema tumorale e la sua organizzazione spaziale, può aiutare a predire la risposta all'immunoterapia. E anche che ci sia la cellula immunitaria 'giusta' nel 'posto giusto' può essere determinante. E' quanto suggerisce una ricerca condotta sull'asse Italia-Uk e pubblicata su 'Nature', che apre a un nuovo passo avanti verso l'immunologia di precisione. Condotto dal laboratorio di Raza Ali della Cambridge University e da Fondazione Michelangelo, il lavoro ha come co-autore senior l'italiano Giampaolo Bianchini, responsabile del Breast Cancer Group all'Irccs ospedale San Raffaele di Milano e coordinatore scientifico delle ricerche traslazionali presso la Fondazione Michelangelo. Gli esperti hanno cercato di capire se alcune 'coordinate' di questo sottotipo di tumore della mammella possono fare da 'guida', permettendo di capire se i pazienti sono in grado di rispondere all'immunoterapia. I tumori al seno tripli negativi sono tumori le cui cellule non hanno recettori per gli ormoni estrogeni e progesterone o una proteina chiamata Her2. L'immunoterapia ha trasformato il trattamento di molti tumori solidi, spiegano gli autori. Tuttavia, il suo migliore utilizzo nel cancro al seno non è ancora chiaro. "L'immunologia di precisione nel cancro al seno è un importante bisogno insoddisfatto", evidenzia su X (ex Twitter) Bianchini, commentando la pubblicazione dello studio. Studi clinici hanno suggerito che un tipo di immunoterapia chiamata Immune Checkpoint Blockade (Icb) può portare benefici ("sia nel contesto metastatico che in quello precoce", aggiunge Bianchini) ad alcuni pazienti con questa forma di cancro al seno, ma non ci sono al momento metodi affidabili per prevedere quali pazienti potrebbero rispondere al trattamento. "I determinanti biologici del beneficio individuale sono sconosciuti", evidenzia lo scienziato italiano. Poiché l'Icb prende di mira le interazioni cellula-cellula, la sua efficacia come trattamento per il cancro al seno può dipendere sia dalle cellule all'interno del tumore sia da come tali cellule sono disposte spazialmente al suo interno. (segue) (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 07-SET-23 19:10 NNNN

GIOVEDÌ 07 SETTEMBRE 2023 19.10.06

TUMORI: GEOGRAFIA CELLULE CANCRO SENO AGGRESSIVO PREDICE RISPOSTA A IMMUNOTERAPIA (2) =

ADN1202 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: GEOGRAFIA CELLULE CANCRO SENO AGGRESSIVO PREDICE RISPOSTA A IMMUNOTERAPIA (2) = (Adnkronos Salute) - La ricerca ha utilizzato 660 campioni di biopsia tumorale prelevati da pazienti prima del trattamento, durante il trattamento e dopo il trattamento per mappare la struttura dei tessuti e identificare fattori predittivi unici della risposta del paziente al trattamento. Gli autori hanno cercato all'interno dei campioni la presenza di 43 proteine ​​chiave, indicative delle caratteristiche e del comportamento di diverse cellule. Utilizzando una tecnica chiamata citometria di massa per immagini, sono state prodotte immagini dettagliate che hanno rivelato esattamente come ciascuna delle 43 proteine ​​era distribuita nel tumore. Con modelli statistici, i ricercatori sono stati in grado di identificare caratteristiche uniche che differivano tra un paziente in grado di rispondere all'Icb e uno che non lo era. Il team ha scoperto di essere in grado di prevedere meglio quali pazienti avrebbero potuto trarre beneficio dal trattamento con Icb combinando le informazioni sulle caratteristiche dei tessuti prima e durante il trattamento. "Ciò suggerisce che le biopsie precoci rappresenterebbero un'utile aggiunta alla pratica clinica per aiutare a guidare piani di trattamento personalizzati e migliorare i risultati dei pazienti", fanno notare gli autori. L'immunoterapia, dichiara Ali, che è co-autore senior dello studio con Bianchini, "sfrutta le difese del corpo per combattere il cancro. Per essere efficace, abbiamo scoperto che richiede che alcuni tipi di cellule immunitarie si trovino nel giusto contesto spaziale. Stiamo ora portando avanti questa ricerca e valutando se un semplice test possa essere utilizzato per identificare quali tumori potrebbero rispondere all'immunoterapia, in modo che possa essere utilizzato in un contesto clinico di routine". "Abbiamo caratterizzato l'architettura multicellulare dei tumori al seno", aggiunge la prima autrice Ciccy Wang, e "per la prima volta abbiamo mostrato come viene rimodellata dall'immunoterapia, rivelando approfondimenti su come le diverse disposizioni delle cellule in pazienti diversi determina esiti terapeutici diversi. Ciò che abbiamo scoperto suggerisce che approcci simili potrebbero essere utili in altri tipi di tumore per capire perché i pazienti rispondono in modo diverso all'immunoterapia". "Stiamo ora lavorando - aggiunge Bianchini - per integrare queste informazioni con i dati derivati ​​dal sequenziamento dell'Rna e del Dna per svelare una visione completa del panorama dell'ecosistema del tumore al seno triplo negativo". La ricerca è stata sostenuta da Cancer Research Uk, dall'italiana Airc e dalla Breast Cancer Research Foundation. (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 07-SET-23 19:10 NNNN

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